Sardegna tra Mito e Storia, 5 Leggende Tramandate dall’Antichità

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Sardegna tra Mito e Storia, 5 Leggende Tramandate dall’Antichità

 

La Sardegna rimane tutt’ora una terra segreta, nonostante abbiamo scritto e documentato negli anni tanti aspetti più conosciuti.

Abbiamo parlato infatti delle sue bellezze naturalistiche, delle spiagge più belle, dei nuraghi, dei musei, di enogastronomia, dei vari sport acquatici e di tanto altro.

 

Ma nonostante ciò, la Sardegna è sempre una terra ricoperta di enigmi, un’isola misteriosa che nasconde miti e leggende che si tramandano dall’antichità.

 

Il mio scopo è proprio quello di rievocare e farvi conoscere 5 leggende tra le più significative ed affascinanti che avvolgono la Sardegna.

 

 

 

Sardegna, terra di Leggende

E’ proprio il caso di dire che la Sardegna è una terra leggendaria.

Misteri che si tramandano dall’età nuragica, leggende legate ai misteriosi Giganti di Monte Prama, piuttosto che al mito di Atlantide.

Inoltre, perchè l’unico Ziqqurat del Mediterraneo si trova in Sardegna?

Poi, case di fate, tombe di giganti..

 

Ma andiamo in ordine, e vediamo 5 storie di leggende e miti che si tramandano dall’antichità in Sardegna.

 

 

Il Mito di Atlantide

Dove si trovava la mitica Atlantide?

E’ uno dei miti più discussi e affascinanti di tutti i tempi, se ne discute dall’antichità dalla Grecia al Giappone, e Platone descrisse questo regno come un’isola più grande della Lybia i cui abitanti erano costruttori di torri (che siano stati i nuraghi?).

L’isola era ricca di foreste, acqua e minerali, tutte caratteristiche riscontrabili in Sardegna. Ma soprattutto è riscontrabile la presenza di “torri”, spesso irriconoscibili a prima vista in quanto sommerse dal fango, basti pensare alla grande reggia nuragica di Barumini che è stata oggetto di scavi per 14 lunghi anni prima che venisse riportata alla luce.

Ad ora i nuraghi censiti sono 8.000, ma tutto fa pensare che ce ne siano molti di più.

Nel 1200 A.C. si parla di tempesta sismica e maremoti con ondate alte centinaia di metri che hanno seppellito porti dispersi tra i fondali e i nuraghi stessi, mettendo fine alla civiltà atlantidea. A seguito di questa calamità giungono i Fenici che conquistano ciò che rimane della Sardegna, sfruttandola per i suoi commerci e per le potenzialità metallurgiche.

I dubbi rimangono sulla collocazione cronologica di questi eventi e continua ad aleggiare il mito di questa isola leggendaria scomparsa nel nulla.

Itinerario consigliato: per chi vuole immergersi in questa magìa suggeriamo di visitare Su Nuraxi, il più grande complesso nuragico di Barumini, quindi siamo nel cuore della Sardegna. A pochi km di distanza è presente l’altopiano della Giara dove è possibile ammirare i famosi cavallini, che non sono pony ma dei cavalli di piccola taglia. Per il soggiorno, ad un’oretta di auto, sul versante del Sinis, consigliamo il piccolo ed accogliente Is Benas Country Lodge, con appena 18 camere, struttura di charme che sorge in una isolata campagna.

Su Nuraxi, Barumini

 

 

 

L’unica Ziqqurat d’Europa

Può non essere legato ad una leggenda la presenza di un solo Ziqqurat nel Mar Mediterraneo? Sicuramente sì, e si trova in Sardegna.

Si trova tra Sassari e Porto Torres, quindi Nord Ovest Sardegna, e si chiama Monte d’Accoddi (foto sotto).

Il Mito è alimentato da questa riflessione: l’unico Ziqqurat del Mediterraneo è indice del fatto che vi siano stati contatti con il mondo mesopotamico, ma questi rapporti sono stati cessati all’improvviso. E qui ci colleghiamo allo tsunami o al maremoto di cui abbiamo parlato nel Mito di Atlantide, che dovrebbe aver interrotto la diffusione di quella cultura.

Ora Monte d’Accoddi è uno dei più importanti siti archeologici in Sardegna e si compone di un altare piccolo che è stato inglobato da uno più grande costruito successivamente. Nella parte esterna il monumento è costruito da muri in pietra, e tutt’intorno sono presenti altri manufatti prenuragici come lastoni di calcare e pietre sferoidali.

Itinerario consigliato: per conoscere meglio questa area del Nord Ovest Sardegna, proponiamo un soggiorno nel piccolo boutique hotel di Castelsardo, il Bajaloglia Hotel. Posizionato su di una piccola collinetta, domina il mare di Lu Bagnu ed offre un’incredibile vista su Castelsardo, che è uno dei borghi più belli d’Italia.

 

Credit: Wikipedia

 

 

 

I Giganti di Monte Prama

Quello dei Giganti di Monte Prama è un vero e proprio enigma.

Era il 1974 quando nella Penisola del Sinis, precisamente nella località di Mont’e Prama a Cabras, due agricoltori impegnati nella fase di preparazione della semina del terreno notano una testa di una statua.

Si trattò di una delle più grandi scoperte archeologiche del Mediterraneo dell’ultimo secolo.

Da quel momento iniziarono gli scavi che portarono alla luce circa 5.000 frammenti che costituirono 25 statue alte più di 2 metri e alcuni modelli di nuraghe.

Ma cosa rappresentano queste statue? Le ipotesi si susseguono e parlano di statue che rappresentano la classe sociale più in vista (arcieri e pugilatori) oppure di Eroi di antiche leggende nuragiche a noi sconosciute.

Ora è possibile ammirare i resti dei Giganti nel Museo Archeologico di Cagliari.

Itinerario consigliato: potendo ammirare le statue dei Giganti nel Museo Archeologico di Cagliari, suggeriamo un Tour nella Città del Sole nonchè capoluogo sardo. Cagliari merita sicuramente un soggiorno di più giorni per poter ammirare sia le bellezze architettoniche che naturalistiche come la bellissima spiaggia del Poetto o il Parco Naturale Molentargius. Dove dormire? Si può soggiornare in città nella affascinante residenza antica Villa Fanny, o si può optare per un hotel sul mare a meno di tre quarti d’ora da Cagliari come il bellissimo Baia di Nora.

 

Museo Archeologico di Cagliari

 

 

 

La Casa delle Fate (Domus de Janas)

Le case delle fate sono le famose e numerose Domus de Janas.

Andando con ordine, le Domus de Janas sono strutture preistoriche costituite da tombe scavate nella roccia e possono essere sia isolate che presenti in più alta concentrazione come da alcuni ritrovamenti.

Perchè si chiamano Case delle Fate? Perchè la leggenda narra che qui abitassero piccole creature dalle ali magiche e poco più grandi di un palmo della mano, protagoniste di numerose storie diffuse in tutta la Sardegna.

Itinerario consigliato: anche qui riproponiamo il Bajaloglia Hotel di Castelsardo, situato a pochi minuti dalla Roccia dell’Elefante di Castelsardo. A pochi minuti dalla Roccia dell’Elefante, precisamente a Sedini, si può ammirare una necropoli scavata nella roccia ed essendo unica nel suo genere è definita la Cattedrale delle Domus de Janas.

Ma, essendo presenti in Sardegna più di 2.400 Domus De Janas, molte sono ancora da riportare alla luce tra l’altro, per poterle ammirare non c’è che l’imbarazzo della scelta e qualsiasi sia l’itinerario prescelto, ci sarà sempre modo di poterne visitare qualcuna.

 

Una delle Domus de Janas più famose: la Roccia dell’Elefante a Castelsardo

 

 

 

Sella del Diavolo e Golfo degli Angeli

La Sella del Diavolo è un promontorio che separa la spiaggia del Poetto, il lungomare più conosciuto della città di Cagliari, dalla spiaggia di Calamosca.

Il Golfo degli Angeli è il golfo di Cagliari, quindi viene così denominata la parte meridionale della Sardegna.

A cosa è dovuta questa strana toponomastica che vede contrapposti Diavolo e Angeli?

Ovviamente ad una Leggenda. Si narra che Dio volle offrire agli Angeli una terra in cui vivere a patto che la ricercassero. Gli Angeli si misero all’opera e dopo un lungo periodo di ricerca trovarono la Sardegna, un’isola in cui gli abitanti andavano d’amore e d’accordo, e qui si stabilirono.

Questo scatenò l’ira di Lucifero che istigò gli Angeli alla lite provocando però una battaglia con lo stesso Lucifero. L’Arcangelo Gabriele trionfò nella battaglia che si ebbe nel Golfo, Lucifero fu disarcionato e cadde al suolo calcificandosi nel promontorio che oggi prende il suo nome. Sono presenti anche altre versioni che si discostano leggermente da questa, ma una cosa rimane veritiera ed oggettiva, ed è l’assoluta bellezza del Golfo degli Angeli.

Itinerario consigliato: riproponiamo ovviamente Cagliari, come già scritto per i Giganti di Monte Prama, con l’aggiunta di una visita ai bellissimi resti archeologici di Nora, a Pula, e le incantevoli spiagge di Chia. Quindi come hotel suggeriamo uno dei più affascinanti di tutta l’isola, il più meridionale in quanto si trova nella punta più estrema del Sud Sardegna, ed è il Faro Capo Spartivento.

 

Il promontorio Sella del Diavolo

 

 

 

Abbiamo visto assieme alcune delle leggende più misteriose e famose della Sardegna.

Ad ognuna di loro abbiamo legato un’idea di itinerario e alcune peculiarità.

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Giulio Sacripanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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