I Migliori 10 Musei da Visitare in Sardegna

Post pubblicato il:

 

 

I Migliori 10 Musei da Visitare in Sardegna

 

I musei da visitare in Sardegna sono numerosissimi e ricoprono vari aspetti: storico, culturale e letterario, archeologico, artistico, musicale e così via.

Quindi se siete appassionati ad uno (o più) di queste tematiche non possiamo non presentarvi i migliori 10 musei da visitare in Sardegna.

 

Abbiamo già accennato a questa tematica in questo articolo sull’Autunno in Sardegna e le 10 cose da fare: tra le attività suggerite infatti consigliamo caldamente di esplorare i musei sardi, patrimonio di una inestimabile ricchezza e in questo articolo vogliamo scendere più in profondità in questo argomento.

 

 

 

I Migliori Musei in Sardegna

I Migliori Musei in Sardegna sono visitabili in qualsiasi stagione e in qualsiasi periodo dell’anno, quindi non sono soggetti ad apertura stagionale.

Alcuni musei prolungano gli orari di apertura e visita nella bella stagione, alcuni anche sino a tarda serata, ma tutti sono visitabili anche in autunno, inverno e primavera.

 

E in questo articolo vediamo un giusto mix tra i diversi musei in Sardegna con lo scopo di coprire sia tutte le località sarde principali, sia le tematiche che rappresentano.

 

Quindi, allacciamo le cinture e iniziamo il viaggio verso i migliori 10 musei da visitare in Sardegna!

 

 

 

Museo dell’Intreccio Mediterraneo – Castelsardo

A Castelsardo, uno dei borghi più belli d’Italia, si trova uno dei musei più visitati di tutta la Sardegna: il Museo dell’Intreccio Mediterraneo.

Situato precisamente dentro lo spettacolare Castello dei Doria, il Museo dell’Intreccio è un’incredibile raccolta di lavorazioni artigianali realizzati intrecciando fibre vegetali provenienti da tutta l’area mediterranea.

Le cestinaie del paese hanno sapientemente intrecciato le fibre con il risultato di bellissimi canestri, setacci, nasse e stuoie ed è anche possibile ammirare questi prodotti artigianali nelle numerose botteghe presenti nel centro storico di Castelsardo.

Oltre questi capolavori di manualità, nel museo sono presenti anche oggetti e suppellettili storici che vanno dall’ambito religioso alla vita quotidiana.

Da non perdere poi, la visita completa al Castello dei Doria (orario invernale prevede la chiusura alle 19 mentre in estate l’apertura si prolunga anche sino alla Mezzanotte) e, sempre nel Castello di Castelsardo, altri musei come il Museo Diocesano d’Arte Sacra e la Mostra permanente Magia, Stregoneria e Santa Inquisizione.

 

Indirizzo: nel Castello dei Doria in Via Marconi – 07031 Castelsardo.

 

Museo dell’Intreccio Mediterraneo

 

 

 

Compendio Garibaldino e Memoriale – Caprera, La Maddalena

Posto eminente tra i migliori musei sardi è riservato alla Casa di Garibaldi.

L’Eroe dei Due Mondi venne per la prima volta a Caprera, isola dell’Arcipelago della Maddalena, nel 1849 per poi ritornarvi nel 1856 dove acquistò prima una parte e poi l’intera isola di Caprera e qui decise di vivere gli ultimi decenni della sua vita sino al 1882 quando morì.

E qui si trova la sua tomba e la Casa Bianca ora adibita a museo.

Mobili, quadri, ritratti, armi, bandiere e altri cimeli tutti distribuiti nei vari locali della Casa; nella camera dove morì Garibaldi, egli poteva vedere il mare e la Corsica in lontananza e l’orologio venne fermato al momento della sua morte.

 

Indirizzo: Isola Caprera, 07024 La Maddalena OT

 

Compendio Garibaldino e vista sulla Maddalena

 

 

 

Museo Etnografico Oliva Carta Cannas (MEOC) – Aggius

Ad Aggius, uno dei 6 borghi premiati Bandiera Arancione in Sardegna dal Touring Club, è presente il museo etnografico più grande della Sardegna.

Cosa significa etnografico? L’etnografia è lo studio dei popoli della terra, dal greco infatti il significato letterale è “descrizione del popolo”, e quindi il museo etnografico di Aggius è il più grande tesoro della Sardegna che racchiude le tradizioni, la cultura e la storia del popolo gallurese a partire dal 1600.

Con il sottofondo del canto corale aggese, si visitano gli ampi spazi espositivi con la ricostruzione della casa tradizionale, i costumi dell’epoca, gli antichi mestieri (lavorazione del sughero, del granito, il lavoro del calzolaio, del fabbro, del falegname e così via).

Il MEOC ospita anche la Mostra Permanente del Tappeto Aggese e nella sala dedicata si assiste alla dimostrazione della tessitura di questo pregiato manufatto.

Ad Aggius è consigliata la visita al Museo del Banditismo per conoscere il periodo di omicidi, furti al bestiame e agguati che ha attraversato l’area gallurese per circa 3 secoli, dalla metà del XVI secolo alla metà del XIX secolo.

 

Indirizzo: Lizu, 6, Via Monti Assaddu, Aggius OT

 

Credit: MuseodiAggius.it

 

 

 

Museo Multimediale del Canto a Tenore – Bitti

Il Museo Multimediale del Canto a Tenore di Bitti è stato inaugurato nel 2005 e consente al visitatore di conoscere un canto unico al mondo che è il tradizionale canto a tenores, inserito tra l’altro dall’UNESCO tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità per la sua bellezza e unicità.

Le origini del canto a tenore sono incerte e si fanno risalire addirittura all’epoca prenuragica: le voci imitano il muggito del bue, il belato della pecora e il verso dell’agnello mentre il solista impersona l’uomo che è riuscito a dominare la natura.

Il museo fonde tradizione e multimedialità in 4 sale: la prima ha postazioni con schermo e cuffie, la seconda ha quattro colonne audiovisive poste in cerchio (stessa disposizione di chi esegue il canto), la terza ha numerosi CD per conoscere le differenze dei canti da ogni parte della Sardegna, e infine la quarta sala ha dei videoclip.

 

Indirizzo: Via Goffredo Mameli, 52, 08021 Bitti NU

 

Credit: romanzesu.sardegna.it

 

 

 

Museo delle Maschere Mediterranee – Mamoiada

Il Museo delle Maschere Mediterranee è dedicato alle maschere e costumi del carnevale in Barbagia e di altre aree del Mediterraneo (Spagna, Croazia, alta Italia tra le altre).

Il Museo si trova a Mamoiada, paese barbaricino famoso in tutto il mondo per le maschere Mamuthones e Issohadores, figure che si distinguono per il diverso ruolo all’interno della processione: i Mamuthones procedono in modo lento, quasi affaticato, e avanzano scuotendo a tempo i campanacci, mentre gli Issohadores animano la sfilata impartendo ordini ai Mamuthones e lanciando la propria fune verso la folla catturando giovani donne.

Le guide del Museo delle Maschere vi racconteranno le tradizioni e significati più antichi non solo di queste maschere ma anche di tutte le altre rappresentate, come i Boes, Merdules e Filonzana di Ottana e i Thurpos di Orotelli.

 

Indirizzo: Piazza Europa, 15, 08024 Mamoiada NU

 

Museo delle Maschere Mediterranee

 

 

 

Museo dell’Arte Mineraria – Iglesias

Iglesias, così come tutta l’area attorno, è uno dei bacini minerari più importanti di tutta l’Italia, e il Museo dell’Arte Mineraria nasce per conoscere gli aspetti scientifici e culturali di questa realtà che ha visto la sua nascita intorno alla metà dell’Ottocento, un grande sviluppo sino alla Prima Guerra Mondiale e poi un lento declino sino agli anni ’60 che ha portato alla chiusura delle aziende operanti nel settore per crisi di mercato e dal crollo del valore dei metalli e dei minerali.

Ora, le miniere e i loro resti archeologici-industriali, hanno un grande interesse storico, sociale e culturale e il Museo dell’Arte Mineraria nasce con questo obiettivo di far conoscere questa realtà che ha scandito per più di un secolo tutta l’area del Sulcis-Iglesiente.

E il Museo è stato inaugurato nel 1998 ed è allestito nel sottosuolo del glorioso Istituto Tecnico Minerario con gallerie di 400 metri che venivano utilizzate dagli studenti dell’istituto come laboratorio (e nella Seconda Guerra Mondiale queste gallerie sono state rifugi antiaerei).

 

Indirizzo: Via Roma, 47, 09016 Iglesias CI

 

Credit: SardegnaTurismo.it

 

 

 

Museo del Carbone – Carbonia

Sempre legato al mondo minerario, uno dei musei assolutamente da visitare in Sardegna è il Museo del Carbone a Carbonia, città nata nel 1937 per volere del regime fascista.

Il museo didattico è ubicato nella miniera di Serbariu, sito minerario attivo dal 1937 al 1964, che a seguito della chiusura degli impianti conobbe un rapido deterioramento fino alla sua riconversione a museo nel 2006.

Per la sua rilevanza storica e culturale, il museo fa parte dell’ERIH, European Route of Industrial Heritage, rete europea di itinerari archeologici industriali.

La visita include locali coperti, percorsi all’aperto e una galleria sotterranea.

Per ciò che questo ha rappresentato per la comunità locale, il Museo del Carbone è uno dei musei più toccanti ed emozionanti della Sardegna perché è un importantissimo pezzo di storia sarda legata all’attività estrattiva delle miniere del Sulcis dove i minatori accorrevano da ogni parte d’Italia compiendo numerosi sacrifici in un ambiente buio e malsano.

 

Indirizzo: Centro Italiano della Cultura del Carbone, 09013 Carbonia CI

 

Credit: MuseodelCarbone.it

 

 

 

Museo Deleddiano – Nuoro

La sede del Museo Deleddiano è la casa natale di Grazia Deledda.

Grazia Deledda (1871-1936) è stata una scrittrice sarda, nata a Nuoro, vincitrice nel 1926 del Premio Nobel per la letteratura (prima donna italiana a ricevere questo riconoscimento). Quinta di sette figli, iniziò la sua attività da autodidatta e fondamentale per la sua formazione letteraria fu la sua amicizia con lo scrittore sassarese Enrico Costa.

Iniziò inviando nel 1888 alcuni suoi racconti ad un editore romano e da lì spiccò la sua carriera sino all’ambito Premio Nobel.

La sua casa natale è stata adibita a museo nel centro storico di Nuoro ed è un palazzo risalente alla seconda metà del 1800 e il museo fu istituito nel 1983.

Esso si articola in 10 sale in 3 piani e sono rappresentati: l’ambiente sociale nuorese dell’epoca, la cucina, la dispensa, la camera della scrittrice, una stanza della memoria, una stanza relativa al periodo romano, una relativa al Premio Nobel, un’altra a Nuoro e al movimento letterario dell’epoca. Infine si può ammirare il cortile, con 2 querce secolari ora sede estiva di manifestazioni culturali.

 

Indirizzo: Via Grazia Deledda, 42, 08100 Nuoro NU

 

La camera della Scrittrice – Credit: adamelk.blogspot.com

 

 

 

Museo Civico Giovanni Marongiu – Cabras

La Penisola del Sinis è una delle aree di maggior interesse storico della Sardegna grazie alla sua storia millenaria.

Infatti, i famosi Giganti di Mont’e Prama, ritrovati negli anni ’70 nell’omonima località, statue dai 2 metri e 2 metri e mezzo, sono solo alcuni dei ritrovamenti più importanti nel Sinis.

E per capire la storia dei Giganti di Mont’e Prama è fondamentale visitare il Museo Civico Giovanni Marongiu a Cabras.

Il Museo è stato inaugurato nel 1997 e ospita numerosi reperti archeologici della millenaria storia dell’area del Sinis. Si parte dalla preistoria (Neolitico ed Età del Rame) e si arriva all’età romana.

Importante la sezione riservata a Tharros, documentata da materiali ceramici e lapidei dell’epoca romana e paleocristiana.

 

Indirizzo: Via Tharros, 09072 Cabras OR

 

Credit: MuseoCabras.it

 

 

 

Museo Archeologico Nazionale – Cagliari

E non a caso inseriamo il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari subito dopo il Museo Civico di Cabras perchè qui sono custodite le migliori statue dei Giganti di Mont’e Prama.

Il Museo Nazionale di Cagliari è il più grande museo archeologico della Sardegna ed è ubicato dal 1993 nella Cittadella dei Musei ma che origina dal 1800 quando Lodovico Baylle propose al viceré Carlo Felice di creare un museo per raccogliere le testimonianze archeologiche dell’isola, progetto che vide la luce esattamente nel 1802.

I materiali e i reperti esposti risalgono alle epoche preistoriche e bizantine e si articolano su 4 piani.

Al primo piano si inizia con reperti che rappresentano le culture preistoriche sarde partendo dal Neolitico, si prosegue con la civiltà nuragica e con una collezione di esemplari di bronzetti e si termina con le civiltà puniche e romane.

Gli altri piani sono dedicati a siti archeologici specifici come il complesso nuragico Su Nuraxi di Barumini, al Santuario di Antas, e alle città fenicie di Sulci e Monte Sirai.

Da marzo 2014 ospita la mostra Mont’e Prama 1974-2014 dedicata alle omonime statue.

 

Indirizzo: Piazza Arsenale, 1, 09124 Cagliari CA

 

Credit: museoarcheocagliari.beniculturali.it

 

 

 

 

Siamo arrivati al termine di questa splendida carrellata sui migliori musei in Sardegna e per essere sempre aggiornato ti invitiamo a seguirci non solo sul nostro blog Wonderful Tips, ma anche sulle nostre pagine social

Facebook.com/WonderfulSardinia

Instagram.com/WonderfulSardinia.

 

 

Ti aspettiamo in Sardegna!

 

 

Giulio Sacripanti

 

 

NB Credit photo di apertura Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada

 

 

 

 

 

 

Ti potrebbero interessare:



< Leggi altri Post