Le 3 migliori escursioni da fare a Costa Verde

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Le 3 migliori escursioni da fare a Costa Verde

 

La Costa Verde è una Sardegna diversa da quella più conosciuta. E’ una zona dove si potrebbe dire che il turismo è molto targetizzato, perché non ci si capita per caso e chi decide di andarci sta cercando qualcosa di specifico e speciale.

 

Questa regione della Sardegna sta dalla parte ovest, dove pur con un mare bellissimo, spesso offre una tipologia di spiagge diverse da quelle ricercate dal turismo di massa. Mare spesso mosso, per la gioia dei surfisti, spiagge deserte anche durante l’alta stagione e diversi siti minerari ormai in disuso che testimoniano un’era dove 10% della produzione mondiale di piombo e zinco veniva da lì.

 

La Costa Verde è facilmente raggiungibile da Cagliari. Dista soltanto circa 60 km. Questo rende possibile un viaggio, anche breve, dove però, vista la diversità dell’ambiente e lo stretto contatto con la natura, dal quale si ritorna ricaricati.

 

Quali le migliori escursioni da fare a Costa Verde?

 

 

1° escursione: Porto Flavia, Masua e il Pan di Zucchero

 

Questa parte della Sardegna offre tanti siti di archeologia mineraria e senz’altro Porto Flavia, che dista poche decine di chilometri dalla Costa Verde,  è tra i più importanti, se non il più importante in assoluto.

 

Prima del 1924 i minerali estratti dalle miniere venivano caricati a spalla dai “carlofortini” sulle loro barche a vela e il progetto dell’ingegnere Vecelli ha veramente cambiato il panorama minerario dell’epoca.

 

Il progetto di Porto Flavia (chiamato così in onore della figlia primogenita dell’ingegnere) è stata un’opera avveniristica perché ha rivoluzionato la miniera con la costruzione di due gallerie lunghe 600 metri dotate di nastro trasportatore per portare i minerali fino all’esterno, dove venivano caricati da un braccio meccanico sulle stive delle navi.

 

La miniera si affaccia sul mare di Masua, piccola frazione del Comune di Iglesias, che nel 2001 risultava avere soltanto 36 abitanti.

 

Davanti alla miniera si può godere la bellissima vista del Pan di Zucchero, un faraglione calcareo di 133 m in mezzo al mare, che si distaccò dalla terra ferma con l’erosione.

 

I minatori lavoravano anche sul Pan di Zucchero, e si racconta che è capitato a minatori di andare a lavorare lì per mezza giornata e rimanerci bloccati per una settimana, quasi senza viveri, per le avverse condizioni meteo.

 

 

2° escursione: Il deserto più grande d’Europa e la gita in quad

 

Quale deserto più bello di quello che ha davanti all’acqua? Sembra quasi un paradosso, ma in Sardegna si trova il deserto più grande d’Europa ed è davanti al mare.

 

A Piscinas trovate le dune tra le più alte d’Europa, che raggiungono i 60 m di altezza. L’area delle dune si estende per circa 1,5 km2, estendendosi verso l’interno per circa 2 km.

 

La formazione delle dune è avvenuta durante il periodo delle glaciazioni, e viene attribuita all’abbassamento di varie decine di metri del livello del mare. Questo fenomeno ha fatto emergere un’estesa parte di litorale sabbioso che, con la forza dei venti, è stato trasportato e accumulato creando le dune.

 

Il mattino presto e l’imbrunire donano alle dune un colore rosa, mentre nelle ore più luminose del giorno queste hanno un colore dorato. La passeggiata sulle dune è un’esperienza particolare, si vedono le orme di animali che ci abitano e si sente il silenzio assoluto, rotto soltanto dal rumore del vento e del mare.

 

La spiaggia di Piscinas è raggiungibile da una strada sterrata, e già questo fa capire come sia un posto poco modificato dall’uomo. Non ci sono rifornitori di benzina (bisogna rifornire ad Arbus o Guspini) e vi è soltanto un posto di ristoro sulla spiaggia.

 

Dipendendo dal vento, possono esserci delle onde per la gioia dei surfisti. Comunque rimane un paradiso in terra, un posto dove si sente intensamente il contatto con la natura.

 

Si completa l’escursione facendo un giro con i quad sul deserto, partendo da Arbus. Si possono scegliere diversi itinerari, incluso quello dove si cerca di vedere il cervo sardo.

 

 

3° escursione: Tra basalti colonnari e birra artigianale

 

A Guspini, più precisamente a Cuccuru Zeppara, si trovano dei basalti colonnari tra i più belli in Sardegna, e forse anche in Italia.

 

Queste formazioni geologiche sono rarissime e risalgono a circa tre milioni di anni fa. I basalti colonnari sono pareti di roccia basaltica, di colore grigio, con delle fessure molto caratteristiche. Le colonne si sono formate dalle fuori uscite di lava con l’immediato raffreddamento.

 

I basalti colonnari di Cuccuru Zeppara sono notevoli per il diametro dei prismi (circa 20-30 cm) e la loro regolarità. Nella parete del versante sud si può ammirare la perfezione di questa struttura naturale.

 

Dopo la visita ai basalti colonnari si va a visitare il sito di archeologia mineraria di Montevecchio, sempre a Guspini. Qui si respira l’aria di tempi passati, e viene semplice immaginare quelli che ci hanno vissuto e lavorato in questi posti.

 

Sempre nel Parco Geominerario, dove prima esisteva la Centrale elettrica Sciria, che forniva corrente alle miniere, ora funziona un birrificio artigianale.

 

Nell’antica centrale elettrica e oggi birreria è possibile mangiare e assaggiare le birre fatte in loco. Sicuramente un’ottima maniera per concludere questa escursione.

 

 

Dove alloggiare a Costa Verde:

 

Hotel Sa Rocca – struttura 4 stelle, ai piedi del Monte Linas, dotata di centro benessere & Spa, centro sportivo e parco giochi e animazione per i bambini.

 

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

 

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