I 6 Borghi Sardi più Belli d’Italia

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I 6 Borghi Sardi più Belli d’Italia

 

In questo articolo scopriremo assieme quali sono i 6 comuni sardi selezionati  tra i Borghi più Belli d’Italia.

 

Innanzitutto “I Borghi più Belli d’Italia” è un’associazione privata che promuove i piccoli centri abitati del Bel Paese che hanno un importante e rilevante interesse sia storico, culturale e artistico.

 

L’Associazione è nata nel 2001 con lo scopo di far conoscere, diffondere e rivitalizzare i piccoli centri e nuclei che rischiano di essere trascurati ma che in realtà rappresentano un incredibile patrimonio storico e artistico.

 

L’Associazione ha stilato determinati requisiti e criteri per l’ammissione dei borghi al riconoscimento di Borghi più Belli d’Italia, e sono: qualità artistica del patrimonio sia pubblico che privato, vivibilità del borgo, integrità del tessuto urbano, armonia architettonica e servizi al cittadino.

 

I Borghi più belli d’Italia nel 2018 sono 282, tutti piccoli centri storici con meno di 15.000 abitanti.

 

 

I 6 Comuni sardi selezionati Borghi più Belli d’Italia

 

E in Sardegna i Borghi selezionati con questo riconoscimento sono 6.

 

In rigoroso ordine alfabetico sono:

Atzara, Bosa, Carloforte, CastelsardoPosada Sadali.

 

Praticamente un borgo per ogni area sarda, dal Nord Sardegna con Castelsardo passando al Nord Est con Posada, poi dal Centro Ovest con Bosa sino al cuore della Sardegna con Atzara e Sadali e infine il Sud Ovest con Carloforte.

 

Per cui andiamo a scoprire per ogni borgo le caratteristiche, i cenni storici, i punti di interesse, le attrazioni e alcuni consigli enogastronomici.

 

 

Atzara

Dove si trova.

Atzara si trova nel pieno cuore della Sardegna nella regione del Mandrolisai, al confine tra le province di Nuoro ed Oristano. E’ in provincia di Nuoro e dista 55 km da Oristano e 78 km da Nuoro.

Le distanze dai porti sardi sono: 116 km dal porto di Arbatax, 140 km dal porto di Cagliari, 150 km da Porto Torres, 173 km dal porto di Olbia e 192 km dal porto di Golfo Aranci.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 133 km dall’aeroporto di Cagliari, 156 km dall’aeroporto di Alghero e 170 km dall’aeroporto di Olbia.

 

Cenni Storici.

Il borgo di Atzara è di origine medievale, fondato intorno all’anno Mille, ma la zona risultava abitata già nel Neolitico come testimoniano le Domus de Janas (tombe scavata nella roccia tipiche della civiltà pre-nuragica) in località Corongiu Senes.

La chiesa campestre di Santa Maria Bambina, il più antico luogo di culto cristiano, risale proprio al Mille.

Agli inizi del XX secolo soggiornarono in paese pittori come Chicharro, Scheurlen, Floris, Ballero, che diedero vita ad una spontanea accademia denominata “Scuola di Atzara“.

Attualmente Atzara ha 1128 abitanti.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Collocato alle pendici del Gennargentu, il centro di Atzara è noto per i colori e la luce delle sue campagne, e questa è la prima caratteristica che rapisce l’attenzione di chi arriva in questo borgo.

Il secondo motivo che colpisce l’attenzione del visitatore è lo stile aragonese dell’antico tessuto urbano dove sono presenti abitazioni in granito. E l’uso del granito e della trachite caratterizza anche le chiese e il Nuraghe Aggabadda, situato in un’area di mezza collina, poco fuori dal centro abitato in direzione Samugheo.

Da vedere la Chiesa di Sant’Antioco, in stile gotico-aragonese, risalente alla fine del XV secolo, che custodisce due antichi altari e argenterie cinquecentesche. Anche la Chiesa di San Giorgio, di cui si certifica la sua esistenza prima del 1205, ha una importanza storica: ha una forma rettangolare, con navata unica, la facciata in pietra e il campanile a vela. Nel territorio comunale si trovano anche 2 chiesette campestri: chiesa di Santa Maria de Giosso e chiesa di Santa Maria de Susu.

Un altro motivo di interesse culturale del borgo è l’aura artistica che circonda Atzara: essendo infatti stata abitata agli inizi del XX secolo da pittori spagnoli colpiti dai costumi femminili e maschili di Atzara durante il Giubileo del 1900, sono presenti nel Museo Antonio Ortiz Echagüe del centro storico un centinaio di opere riconducibili a questa scuola denominata del costumbrismo.

Molto rinomata la produzione di tappeti.

 

Escursioni.

Partendo da Atzara si possono percorrere i sentieri panoramici per un trekking, con macchina fotografica al collo, sul massiccio del Gennargentu.

A soli 20 km inoltre si può scoprire Aritzo con il suo grazioso centro storico e i suoi buonissimi prodotti tipici come il torrone caldo fuso appena preparato e Sa Carapigna, primo prototipo di gelato nell’isola.

A  38 km sono presenti le famose Terme di Fordongianus.

 

Enogastronomia.

Il vino rappresenta l’elemento principale dell’economia del paese e dai vigneti intorno ad Atzara si produce il famoso vino Mandrolisai, vino Doc rosso rubino ricco di sfumature e dal gusto secco e strutturato.

Per quanto riguarda i piatti tipici del borgo menzioniamo Sa tumballa, un primo di pasta al forno in cui si abbinano pipe rigate, formaggio, uova, pane grattato e su ghisau (sugo con cubetti di carne di maiale e zafferano). Inoltre tra i secondi segnaliamo S’ortau, composto da salsiccia di maiale con milza, cuore e polmoni, pomodoro secco e prezzemolo.

 

Dove Mangiare.

  • Al Vecchio Mulino, nel centro storico di Atzara, per un tipico pranzo barbaricino.

 

Dove Dormire.

Ad un’ora e un quarto da Atzara consigliamo l’Is Benas Country Lodge, hotel 4 stelle di charme, per rimanere sempre in una zona incontaminata dell’isola. Questo hotel rappresenta un punto di partenza ideale per scoprire le bellezze dell’interno sardo come Atzara.

 

Le bellissime campagne di Atzara – Fonte: Comune.Atzara.nu.it

 

 

 

Bosa

Dove si trova.

Bosa è un comune di 7.927 abitanti della provincia di Oristano situato nella regione della Planargia.

Dista 45 km da Alghero, 88 km da Oristano, 93 km da Sassari.

Le distanze dai porti sardi sono: 113 km da Porto Torres, 146 km dal porto di Olbia, 162 km dal porto di Arbatax, 166 km dal porto di Golfo Aranci e 180 km dal porto di Cagliari.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 55 km dall’aeroporto di Alghero, 144 km dall’aeroporto di Olbia e 174 km dall’aeroporto di Cagliari.

 

Cenni Storici.

Il territorio di Bosa risulta essere già abitato dall’età preistorica e la sua fondazione viene fatta risalire in epoca fenicia grazie ad una epigrafe rinvenuta nell’area.

Nel 1122 il giudice di Torres concede il feudo di Bosa ai marchesi Malaspina che edificano il castello dotandolo di una prima cinta muraria con quattro alte torri.

Nel 1308 Bosa viene ceduta dai Malaspina ai catalani e partire dal 1328 passa in un paio di occasione sotto all’egemonia degli Arborea per poi rimanere dal 1468 sino al XIX secolo sotto la Corona spagnola.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Tra fiume e mare, Bosa, è un borgo di grande fascino e che conserva una forte cultura.

Ad un primo impatto il centro colpisce per l’imponente Castello dei Malaspina con sotto tante casette colorate.

Addentrandoci in queste casette variopinte entriamo nel borgo medievale caratterizzato da vicoli che seguono le curve del colle con scalinate in trachite.

Il Castello dei Malaspina è fortezza militare costruita nel 1112, al cui interno si trova la chiesetta di Regnos Altos con interessanti affreschi di ambiente italo-provenzale del XIV secolo.

Altro punto di interesse è la Cattedrale dell’Immacolata, situata vicino al Ponte Vecchio, edificata nel XV secolo e ricostruita nei primi dell’Ottocento con decorazioni di Emilio Scherer.

Da vedere anche la Chiesa del Carmine con annesso convento, il settecentesco Palazzo Don Carlo e la Chiesa del Rosario.

Appena fuori dal centro abitato sorge la Chiesa di San Pietro Extra Muros, la chiesa Romanica più antica della Sardegna, costruita tra il 1062 e il 1073

Verso il mare, ma sulla sponda opposta del fiume, sorge il quartiere conciario di Sas Conzas, splendido esempio di archeologia industriale.

Il Fiume Temo, che attraversa Bosa, è l’unico fiume navigabile della Sardegna (per circa 6 km).

 

Spiagge ed Escursioni.

Le più importanti spiagge di Bosa sono:

  • Spiaggia Bosa Marina, di grandi dimensioni, con parte spiaggia attrezzata e parte libera;
  • Spiaggia Turas, di medie dimensioni, con parte spiaggia attrezzata e parte libera;
  • S’Abba Drucche, di medie dimensioni, con spiaggia libera;
  • Compolittu, di medie dimensioni, che presenta un percorso di 10 minuti per il raggiungimento;
  • Torre Argentina, di piccole dimensioni, in un tratto inconaminato senza servizi.

Tra le attività consigliate a Bosa:

  • Birdwatching, con guida specializzata, per scoprire l’ultima colonia italiana dell’Avvoltoio Grifone e altre 58 specie faunistiche tutelate dalle Direttive Comunitarie e dalle Convenzioni Internazionali;
  • Diving e Snorkeling;
  • Equitazione;
  • Parapendio dalla Spiaggia Bosa Marina;
  • Escursioni in battello sul Fiume Temo.

 

Enogastronomia.

Il vino del luogo è la Malvasia, dal profumo intenso e persistente, ha un sapore asciutto e un colore paglierino con riflessi dorati.

Il piatto tipico bosano è S’Azzada, ovvero l’agliata, che è a base di pesce, aglio e aceto, i quali vengono combinati sapientemente per un’eccellente e gustoso piatto che non manca nei ristoranti locali.

 

Dove Mangiare.

  • Palazzo Sa Pischedda, a pochi metri dal Fiume Temo, in una atmosfera romantica e con cucina tipica marinara e Bosana.
  • L’Essenza del Gusto, sul mare, in cui lo Chef Nanni Solinas  presenta una cucina creativa mediterranea con antichi sapori combinati ad una moderna ricerca.

 

Dove Dormire.

A 44 km da Bosa non possiamo che consigliare un soggiorno all’Hotel Villa Las Tronas, residenza storica sul mare nel centro di Alghero.

I 44 km che separano l’Hotel da Bosa sono una gioia per gli occhi: una delle strade panoramiche più belle ed emozionanti d’Europa.

 

Bosa – Fonte: Sardegnaturismo.it

 

 

 

Carloforte

Dove si trova.

Carloforte è un comune di 6.190 abitanti situato nell’Isola di San Pietro a Sud Ovest della Sardegna.

Dista 95 km da Cagliari comprendendo anche la tratta in traghetto verso Portovesme.

E Cagliari rappresenta anche il porto e l’aeroporto più vicino per questo borgo.

 

Cenni Storici.

Carloforte è stata frequentata già nel Neolitico e nell’Età del Bronzo, infatti da queste epoche risalgono i nuraghi presenti.

Il primo stanziamento che si rileva è quello fenicio nell’VIII secolo A.C. e la presenza dei romani è stata testimoniata dal ritrovamento di monete antiche.

La fondazione di Carloforte è fatta risalire al 1738 grazie al Re di Sardegna Carlo Emanuele III e per primi si insediarono dei pescatori genovesi provenienti dall’isola di Tabarka, al largo di Tunisi.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Arrivando a Carloforte come primo impatto si notano le stradine tortuose che si arrampicano verso l’altura e il centro storico si divide in 3 rioni: Castello, Calcinate e Cassebba. Qui abitazioni signorili si alternano a casette imbiancate a calce ed un tripudio di colori e strade strette ci conduce sino alle mura di cinta, o a ciò che rimane di queste, fortificate a inizio Ottocento per proteggere il paese dalla violenza dei pirati.

Una visita la meritano sia il Museo Civico Casa del Duca che rappresenta la primissima costruzione in muratura di Carloforte, sia il Museo Multimediale del Mare, inaugurato nel 2016.

La Chiesa di San Carlo Borromeo si trova al centro del paese e al suo interno conserva le statue di San Carlo, di Sant’Anna e della Madonna bambina, un mosaico raffigurante Don Mario Ghiga e Don Gabriele Pagani, e un telo di San Carlo in adorazione alla Vergine Maria.

Un’attrazione importante è l’evento gastronomico internazionale del Girotonno, vero protagonista della cucina locale, che viene proposte in tantissime ricette differenti.

 

Spiagge ed Escursioni.

  • Spiaggia La Bobba, a sud dell’Isola di San Pietro, riparata dal maestrale e con acqua bassa;
  • Spiaggia Girin, a sud dell’Isola di San Pietro, con sabbia fine mista a ghiaia;
  • Spiaggia La Caletta, l’unica del versante occidentale immersa nella macchia mediterranea;
  • Spiaggia del Giunco, nella parte meridionale, è la più estesa dell’isola.

Tra le escursioni è raccomandata sicuramente una escursione in barca per circumnavigare l’isolotto e scoprire le bellezze nascoste.

Altre attività da praticare nell’isola sono Mountain Bike, Diving e Snorkeling.

 

Enogastronomia.

Il prodotto tipico di Carloforte è il tonno rosso e il tonno alla carlofortina è il piatto principe di una cucina che ha influenze liguri e arabe.

Dalla Liguria inoltre si è mantenuto il pesto, le focacce e la farinata di ceci.

Dalla cucina araba il cashcà, una variante del cous-cous tunisino, fatto di sole verdure.

Tra i vini spicca l’U Tabarka, vino deciso e avvolgente.

 

Dove Mangiare.

  • Ristorante Da Nicolo, nel centro storico di fronte al porticciolo, è uno dei più celebri ristoranti di Carloforte. La cucina è quella tipica carlofortina con il tonno eccellente protagonista.

 

Dove Dormire.

Per scoprire in una giornata Carloforte non possiamo che partire da Cagliari, da uno dei 2 hotel che rappresentano l’eccellenza della città: il T Hotel, in centro Cagliari con ristorante, bar, SPA e centro fitness, e il Villa Fanny, residenza intima con 18 camere.

 

Lungomare Carloforte – Fonte: Wikipedia

 

 

 

Castelsardo

Dove si trova.

Castelsardo è un comune di 5.990 abitanti della provincia di Sassari situato nella regione storica dell’Anglona.

Si trova nel Nord Sardegna, affacciata nel Golfo dell’Asinara, e dista 36 km da Sassari, 70 km da Alghero, 100 km da Olbia.

Le distanze dai porti sardi sono: 38 km da Porto Torres, 102 km dal porto di Olbia, 114 km dal porto di Golfo Aranci.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 63 km dall’aeroporto di Alghero, 102 km dall’aeroporto di Olbia e 245 km dall’aeroporto di Cagliari.

 

Cenni Storici.

La fortezza risale al 1102 e venne fondata dalla famiglia ligure Doria, prendendo il nome di Castel Genovese.

Nel 1448 passò agli Spagnoli e venne chiamato Castell’Aragonese.

Il nome Castelsardo venne attribuito al borgo dai sabaudi solo nel 1769.

Dal 1102 si sono succedute varie dominazioni, come quella degli austriaci che interruppero la dominazione aragonese nel 1708 per poi perderla nuovamente a favore degli spagnoli nel 1717.

Il periodo sabaudo, con la relativa ripresa economica, avvenne nel 1720.

La struttura delle fortificazioni che è arrivata sino ai giorni nostri deriva dal restauro del 1625 ad opera degli aragonesi.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Probabilmente non basta una giornata per scoprire tutte le bellezze del borgo e dei dintorni.

Iniziando dai dintorni segnaliamo in località Multeddu, una roccia naturale a forma di pachiderma che all’interno presenta delle Domus De Janas…le antiche tombe scavate nella roccia. Questa roccia prende il nome di Roccia dell’Elefante, e richiama ogni giorno centinaia di turisti.

Avvicinandoci poi in paese, nel periodo estivo si può passeggiare nella località di Lu Bagnu per una ottima colazione prima del mare o per un aperitivo post spiaggia.

Arrivando a Castelsardo dalla piazza si può salire in calessino nel Castello per scoprire la Cattedrale di Sant’Antonio Abate che contiene una bellissima pala d’altare attribuita al “maestro di Castelsardo”, proprio per questa opera, una delle più importanti della pittura di estrazione iberica della Sardegna.

Nella Chiesa di S. Maria, invece è custodito il Cristo Nero, ovvero Criltu Nieddu, scultura in legno di ginepro dal colore scuro, risalente al 1300, che viene portata in processione durante i Riti della Settimana Santa.

Le mura delle antiche fortezze di Castelsardo ospitano il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato all’arte dell’intreccio con oggetti e manufatti provenienti da tutto il bacino mediterraneo.

Per i più coraggiosi suggeriamo il Museo delle Torture della Santa Inquisizione, che si può visitare in estate anche in notturna.

 

Spiagge ed Escursioni.

  • Spiaggia di Ampurias, a pochi chilometri da Castelsardo la spiaggia di Ampurias è una bellissima lingua di sabbia che si trova nella località Lu Bagnu. Dal 2011 la spiaggia ottiene ogni anno la Bandiera Blu.
  • Spiaggia di Lu Poltu di La Rena o Li Cantareddi, una caletta selvaggia, senza servizi, con incredibile fondale roccioso e limpido. Offre un’indescrivibile sensazione di pace essendo anche poco frequentata.
  • Spiaggia della Marina di Castelsardo, la piccola spiaggia del paese che offre una cartolina grazie al Castello fortificato, le rocce che circondano la sabbia e il blu del mare.

 

Enogastronomia.

La regina incontrastata della cucina castellanese è l’Aragosta alla Castellanese, piatto estivo, superbo e gustoso. Un must per chi visita il borgo.

 

Dove Mangiare.

I ristoranti che suggeriamo sono 2:

  • Rocca Ja, poche centinaia di metri dall’ingresso del paese, posizionato su una collinetta dalla quale si ammira una vista impareggiabile sia su Castelsardo che sul mare. Da provare tutta la serie di antipasti sfiziosi a base di pesce, gli ottimi pescati del giorno oppure anche una ricercata ed ottima pizza con impasti di farine diverse.
  • La Guardiola, situato nel centro storico di Castelsardo, con una spettacolare terrazza sul mare sotto il bastione del Castello, per gustare i piatti tipici della tradizione castellanese con protagonista sempre il pesce.

 

Dove Dormire.

Tra Castelsardo e la sua frazione sul mare Lu Bagnu, c’è una salita che porta all’Hotel Bajaloglia Resort, boutique hotel con appena 12 camere, molto intimo e riservato, che offre una vista mozzafiato sul borgo.

 

Vista di Castelsardo

 

 

 

Posada

Dove si trova.

Posada è un comune di 2.961 abitanti della provincia di Nuoro situato nella regione storica della Baronia.

Si trova a pochi km dal mare, a 22 km a sud di San Teodoro, a 46 km da Olbia e a 48 km da Nuoro.

Le distanze dai porti sardi sono: 46 km dal porto di Olbia, 65 km dal porto di Golfo Aranci, 160 km dal porto di Porto Torres.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 46 km dall’aeroporto di Olbia, 164 km dall’aeroporto di Alghero e 224 km dall’aeroporto di Cagliari.

 

Cenni Storici.

Posada, in sardo Pasada che significa “fermarsi, riposare”, presenta tracce di popolamento umano già nel Neolitico e nell’Età del Bronzo grazie alla testimonianza dalle tombe dei giganti (Paule Predu e Pilusinu) e dei tanti nuraghi (Predu Pascale, Monte Idda, Pitzinnu, Mannu e Abbaìa).

Nel Medioevo il territorio di Posada è stato conquistato dalla Repubblica Marinara di Pisa e in questo periodo venne edificato il Castello della Fava, in posizione strategica sia per presidiare la costa che l’entroterra.

E da questo periodo divenne il punto di riferimento dell’intera regione della Baronia.

Posada fu anche sede dei sovrani di Gallura e della Giudicessa Eleonora d’Arborea.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Approcciando Posada non può che colpire subito da lontano il Castello della Fava che rappresenta il punto di interesse principale del borgo.

Insieme alla Chiesa di Sant’Antonio questo infatti rappresenta il riferimento più prezioso dell’eredità medievale.

Una passeggiata nei vicoli del borgo per ammirare gli scorci che il centro regala è d’obbligo, così come è d’obbligo una visita nei dintorni per scoprire l’eredità nuragica con i Nuraghi appunto e le Tombe dei Giganti disseminati nelle campagne circostanti.

Indimenticabile la vista che regala il borgo con lo splendido panorama e la pianura circostante.

 

Spiagge ed Escursioni.

Tra le spiagge menzioniamo:

  • San Giovanni di Posada, tratto di costa incantevole, con rigogliose pinete e mare cristallino;
  • Su Tiriarzu, a 3 km dal centro, un lungo tratto di mare incantevole con sabbia bianca.

Tra le attività suggeriamo:

  • kayak nel Rio Posada;
  • birdwatching negli stagni Longu e Tondu;
  • kitesurf e windsurf;
  • visite guidate nel centro storico

 

Enogastronomia.

Grazie alla presenza del Rio Posada, in questo territorio sono eccezionali i frutti e gli ortaggi prodotti dai campi.

Menzione per Sa Pompia, un agrume ibrido tra cedro e pompelmo.

Il piatto del borgo è S’Aranzada, un dolce gustosissimo a base di arance e miele.

 

Dove Mangiare.

A Posada ci si può districare tra numerosi agriturismi in campagna e varie trattorie di cucina locale nel centro.

Noi consigliamo la Trattoria La Scarpetta per un’ottima cena a base di carne, specialità sarde e ottimi dolci locali.

 

Dove Dormire.

Posada è comodamente raggiungibile da San Teodoro in una ventina di minuti tramite la Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese per cui l’Hotel per soggiornare nei dintorni è il Paradise Resort & SPA, a pochi minuti dalla stupenda spiaggia di Lu Impostu, per rimanere sempre in tema di una vacanza all’insegna del bel mare.

 

Posada – Fonte: Sardegnaturismo.it

 

 

 

Sadali

Dove si trova.

Sadali è un comune di 980 abitanti della provincia di Cagliari situato nella subregione storica della Barbagia di Seulo.

Si trova a 96 km da Cagliari, a 111 km da Nuoro e a 122 km da Oristano.

Le distanze dai porti sardi sono: 85 km dal porto di Arbatax, 96 km dal porto di Cagliari, 208 km dal porto di Olbia, 209 dal porto di Porto Torres, 227 km dal porto di Golfo Aranci.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 90 km dall’aeroporto di Cagliari, 204 km dall’aeroporto di Olbia e 215 km dall’aeroporto di Alghero.

 

Cenni Storici.

Secondo la leggenda Sadali è stata fondata da un pastore, custode di capre.

Essendo la località a 750 metri di altitudine in un paesaggio selvaggio, nel borgo sono presenti strade e antiche abitazioni e, la prima casa padronale cui possiamo risalire è Casa Podda, si stima tra XVIII e XIX secolo.

Il centro storico si sviluppa intorno all’antica parrocchiale di San Valentino, patrono di Sadali.

Sempre nel centro abitato si trova la spettacolare cascata di San Valentino, le cui acque provengono da numerose sorgenti, ed ha accanto un mulino ad acqua seicentesco, utilizzato per oltre duecento anni per la macinazione del grano e oggi visitabile.

Seguendo il percorso dell’acqua si giunge nel punto più basso del centro storico dove si trova una voragine naturale, Sa Ucca Manna, “la grande bocca”, che raccoglie le acque delle diverse sorgenti.

Il centro storico di Sadali si è conservato perché agli inizi del Novecento la popolazione si è spostata in massa in una zona più alta del territorio, lasciando il borgo con le facciate in pietra a vista e con il tradizionale lastricato della pavimentazione.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Da vedere il vecchio mulino alimentato dalla cascata di San Valentino, la Chiesa di San Valentino, edificio religioso il cui primo impianto, in stile tardo bizantino, risale al IX-X secolo.

A 4 km da Sadali si nascondono, dietro una cascata di acqua alta 16 metri, le Grotte Is Janas, lunghe 240 metri, la cui cavità sotterranea racchiude un tesoro naturalistico di grande pregio e una fauna particolare. Secondo la leggenda si tramanda che qui vivessero le fate lontano da occhi indiscreti a preparare prelibatezze e dolci e che poi fossero state pietrificate da Dio per avere ucciso un vecchio frate.

Non distante da Sadali è presente il Nuraghe Accodulazzo.

 

Escursioni.

In questo territorio così ricco e selvaggio non può mancare un’escursione alle pendici del Gennargentu e ovviamente alle Grotte Is Janas.

 

Enogastronomia.

Il piatto tipico è uno dei piatti tipici della Barbagia: Is Culurgionis, raviolo con cuore di patate, menta, aglio e pecorino fresco. La forma a mezzaluna è dovuta alla chiusura dei bordi con le dita.

Tra i vini spicca il Cannonau, vino tipico barbaricino che accompagna tutti i sapori forti della cucina locale.

 

Dove Mangiare.

A Sadali non può mancare una cena tradizionale in agriturismo. E l’Agriturismo Su Coili risponde a chi cerca l’autenticità di una cucina sarda locale fatta di sapori forti con salumi, culurgiones, pecora bollita e maialetto arrosto.

 

Dove Dormire.

Per scoprire un territorio così incontaminato e ricco dal punto di vista naturalistico come Sadali, non possiamo che soggiornare in una area altrettanto incontaminata e suggestiva: l’Ogliastra.

E quindi consigliamo il Galanias Hotel & Retreat a Barisardo, a 70 km da Sadali.

 

Cascate di Sadali – Fonte: Cagliaripad.it

 

 

 

Questi i 6 splendidi gioielli sardi selezionati tra i Borghi più Belli d’Italia,

quale sarà il primo che visiterai?

 

Giulio Sacripanti

 

 

NB Nella foto di apertura la veduta aerea di Carloforte

 

 

 

 

 

 

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