I 6 Borghi Premiati Bandiera Arancione in Sardegna

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I 6 Borghi Premiati Bandiera Arancione in Sardegna

 

I Borghi e Comuni sardi premiati Bandiera Arancione nel 2018 sono 6 e in questo articolo scopriremo assieme quali sono, le loro caratteristiche e alcuni consigli per viverli al meglio.

 

Facciamo subito un passo indietro e rispondiamo alla domanda: cos’è la Bandiera Arancione?

La Bandiera Arancione è un marchio creato dal Touring Club Italiano che viene conferito ai piccoli comuni italiani che eccellono per un’offerta turistica di qualità.

 

Il Marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera Arancione è nato nel 1998 in Liguria a seguito dell’esigenza di valorizzare l’entroterra e poi il marchio è stato utilizzato anche su scala nazionale individuando le piccole località di eccellenza in tutta la penisola.

 

Il Touring Club Italiano ha definito i seguenti criteri di giudizio per l’assegnazione della Bandiera Arancione: l’impulso all’imprenditoria locale, l’identità territoriale, la cultura dell’accoglienza e la valorizzazione delle risorse locali come lo stimolo delle produzioni tipiche e dell’artigianato.

 

Nel 2018 sono state assegnate in Italia 227 Bandiere Arancioni.

 

 

I 6 Comuni sardi premiati Bandiera Arancione

 

E in Sardegna i Borghi selezionati con questo riconoscimento sono 6.

 

In ordine alfabetico sono:

Aggius, Galtellì, Gavoi, LaconiOliena Sardara.

 

E per ognuno di loro andremo a vedere dei cenni storici, i punti di interesse, le attrazioni e alcuni consigli enogastronomici.

 

 

 

 

Aggius

Dove si trova.

Aggius è un borgo di quasi 1500 abitanti e si trova nel cuore della Gallura a pochi chilometri da Tempio Pausania e a poco più di 50 km da Olbia.

Le distanze dai porti sardi sono: 58 km dal porto di Olbia, 69 km dal porto di Golfo Aranci e 93 km da Porto Torres.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 59 km dall’aeroporto di Olbia e 99 km dall’aeroporto di Alghero.

 

Cenni Storici.

Le origini di Aggius risalgono alla preistoria con grotte e ripari in un paesaggio in cui il granito è sempre stato il segno distintivo.

Dopo il periodo dei giudicati, Aggius fu contesa dalla Famiglia Doria, poi dalla Repubblica Marinara di Pisa sino ad arrivare ai circa 4 secoli di dominazione Aragonese e Spagnola. Dal 1720 si passò sotto il dominio Savoia.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Fare un break ad Aggius, trascorrervi una o più giornate significa riscoprire un territorio intatto dal punto di vista naturalistico e importante a livello storico.

A livello naturalistico sono numerosi i percorsi trekking e i paesaggi da ammirare con una fotocamera alla mano che conducono a punti panoramici con incredibili viste.

Dal punto di vista storico menzioniamo i 2 famosi Musei di Aggius: il MEOC, Museo Etnografico più grande della Sardegna con un’esposizione che racchiude la bellezza delle tradizioni dal 1600 ai giorni nostri, è il Museo del Banditismo, in quanto il fenomeno del Banditismo si è manifestato in questo territorio per circa 3 secoli.

Molto importante ad Aggius la produzione tessile che trova la sua celebrazione nella Mostra Permanente del Tappeto Aggese.

 

Escursioni.

E tra i vari percorsi trekking suggeriamo sicuramente la Valle della Luna, una vallata in cui il granito la fa da padrona e dà vita ad uno dei paesaggi più suggestivi della Sardegna.

Inoltre sono presenti dei percorsi che partono dal grazioso laghetto artificiale di Santa Degna, con una vegetazione più fitta, ed altri che portano alle varie formazioni rocciose del paese come Monti di Mezu (782 metri sopra il livello del mare) e Monti di Sotza (778 mt).

Presenti inoltre itinerari del gusto, sia per singoli che per gruppi, con degustazioni di prodotti tipici, vini e annesse visite ai musei.

 

Enogastronomia.

Il piatto più famoso è la zuppa gallurese: fette di pane raffermo alternate con formaggio fresco e grattuggiato e bagnato con brodo di carne ovina o bovina e condito anche con prezzemolo e un pò di pepe.

Altro piatto tipico sono i ravioli, con impasto di ricotta o formaggio e conditi con sugo, e poi gli gnocchetti o ciusoni anche questi conditi con sugo e formaggio grattuggiato.

Tra i vini, oltre quelli rossi di vitigni autoctoni, segnaliamo il Vermentino e il Moscato tra i bianchi.

 

Dove Mangiare

Il Mosto, situato nel pittoresco borgo, per assaporare dei piatti non banali e rivisitati ma sempre fedeli alla tradizione gallurese.

 

Dove Dormire.

Ad appena 25 km di distanza da Aggius è presente il villaggio turistico Isola Rossa con 2 bellissimi hotel consigliati: il 5 stelle Marinedda Hotel Thalasso & SPA e il Torreruja Hotel Relax & SPA.

 

Vista di Aggius – Fonte: BandiereArancioni.it

 

 

 

Galtellì

Dove si trova.

Galtellì è un borgo di quasi 2500 abitanti situato nella bellissima Valle del Cedrino ai piedi del Monte Tuttavista nella subregione storica della Baronia ad una decina di chilometri da Orosei e dal mare.

Le distanze dai porti sardi sono: 100 km dal porto di Olbia, 118 km dal porto di Golfo Aranci e 175 km da Porto Torres.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 100 km dall’aeroporto di Olbia e 165 km dall’aeroporto di Alghero.

 

Cenni Storici.

La presenza nel territorio di Domus de Janas e nuraghi testimonia che l’area era abitata già in epoca prenuragica, nuragica, punica e romana.

Nel Medioevo l’area era sotto il controllo del Giudicato di Gallura, verso la fine del XIII Secolo passò sotto la dominazione della Repubblica di Pisa e qualche decennio dopo iniziarono dei conflitti tra Aragonesi e Arborea per l’autorità sulla baronia.

Dal 1459 Galtellì divenne feudo di baroni locali e nel 1495 la Diocesi di Galtellì divenne parte integrante di quella di Cagliari sino a diventare nel 1808 libero comune.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Il primo e bellissimo impatto a Galtellì si ha entrando nel piccolo centro storico, caratteristico per le case dall’architettura rurale e per le numerose chiese sparse.

La Chiesa di San Pietro ha origini medievali e conserva al suo interno degli affreschi romanici.

La Chiesa della Beata Vergine Assunta è sede della confraternita di Sas Animas e ha origini del XVI secolo.

La Chiesa del Santissimo Crocifisso è stata costruita anch’essa nel XVI secolo e ha al suo interno un crocifisso ligneo.

La dimora settecentesca Sa domo ‘e sos Marras è sede del Museo Etnografico e al suo interno sono allestiti vari ambienti di vita che custodiscono una collezione di 1800 pezzi tra attrezzi da lavoro, suppellettili e arredi.

 

Escursioni.

L’escursione per la conoscenza di Galtellì inizia dal centro storico con la conoscenza delle chiesette e prosegue con la visita alle rovine del Castello di Pontes situata su un tacco calcareo ai piedi del Monte Tuttavista. Il Castello di Pontes risale all’età romana ed è stato abitato sino al XV secolo.

Proseguendo poi a piedi, in comodi sentieri di trekking, si risale il Monte Tuttavista sino ad arrivare alla Statua bronzea del Cristo, opera dello scultore castigliano Pedro Angel Terron Manrique: la statua è alta 12 metri e riproduce il crocifisso ligneo presente nella Chiesa del Santissimo Crocifisso. Grazie a questa presenza il Monte Tuttavista è meta di pellegrinaggi.

 

Enogastronomia.

La tradizione gastronomica a Galtellì è molto ricca. Tra i primi consigliamo i ravioli di ricotta e formaggio chiamati gulurjones e i maccarrones de busa (maccheroni al ferretto). Tra i secondi sono eccellenti gli arrosti di carne e i formaggi locali accompagnati da sas cocconeddas, soffici spianate, o pane carasau. Infine tra i dolci è da provare sicuramente sa cofittura, dolce di mandorle e miele, e sos bistoccos, il savoiardo sardo.

 

Dove Mangiare.

Secondo le recensioni di TripAdvisor, il primo locale in classifica per il borgo di Galtellì è l’agriturismo Tanca ‘e Gaia: ingredienti a km zero per piatti all’insegna della tradizione sarda.

 

Dove Dormire.

A poco più di 20 km da Galtellì si trova il grazioso borgo sul mare di Cala Gonone e qui la nostra scelta va al Nuraghe Arvu, hotel di charme grazioso e confortevole.

 

Galtellì – Autore foto P. Piseddu – Fonte: it.wikiloc.com

 

 

 

Gavoi

Dove si trova.

Gavoi è un comune di 2.648 abitanti situato nel cuore della Barbagia.

Dista 130 km dal porto e dall’aeroporto di Olbia, 144 km dal porto di Porto Torres, 148 km dal porto di Golfo Aranci e circa 200 km dal porto e dall’aeroporto di Cagliari.

 

Cenni Storici.

La presenza di menhir e domus de janas fa risalire la presenta dell’uomo nel territorio di Gavoi già dal Neolitico.

In età medievale Gavoi faceva parte del Giudicato di Arborea e nel 1504 divenne feudo di Pietro Carroz d’Arborea.

Nel 1604 divenne parte del Ducato di Mandas mentre nel Settecento le pestilenze spopolarono il territorio per poi ripopolarsi nell’Ottocento quando i Re di Sardegna individuarono nell’area gavoese il posto adatto per costituire un invaso di acqua potabile ultimato poi nel Novecento.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Molto belle le case tipiche di granito di Gavoi disposte ad anfiteatro e le 4 chiese presenti nel centro: del Carmelo, di San Gavino, Sant’Antioco e San Giovanni Battista.

Ma l’edificio sacro più importante è il Santuario di Sa Itria il quale si narra sia stato prima un edificio pagano e poi colonizzato dai cristiani.

Dal punto di vista naturalistico, Gavoi è una meta incantevole: è solcato da 2 fiumi, il Rio Gusana e il Rio Aratu, e nell’area è presente il Lago Gusana originato dallo sbarramento del fiume omonimo, un luogo di pace protetto dalla macchia mediterranea e ideale anche per un’escursione in canoa.

 

Escursioni.

L’escursione consigliata è il trekking panoramico attorno al Lago Gusana con visita alle domus de janas e ai menhir presenti.

Inoltre molto interessante anche l’itinerario Archeo-Natura dove si visitano il Santuario di Sa Itria, il Nuraghe Castrulongu e l’altopiano di Lidana.

 

Enogastronomia.

Tra i vini citiamo il famoso Cannonau dal colore rosso rubino intenso, mentre i piatti più rinomati sono quelli della tradizione barbaricina, quindi arrosti di carne, salumi e formaggi.

Tra le eccellenze vi è il Fiore Sardo DOP, formaggio di media o lunga stagionatura, friabile e prodotto con latte di pecora sarda.

Gavoi è una delle tappe più importanti di Autunno in Barbagia e in occasione di questo evento è possibile degustare i prodotti tipici locali.

 

Dove Mangiare.

Il primo locale di Gavoi recensito dagli utenti di TripAdvisor è l’Osteria Borello, dove si assaporano i sapori della Barbagia.

Inoltre segnaliamo anche il Santa Rughe, riconosciuto da Slow Food con la Chiocciola ovvero il massimo riconoscimento per le migliori Osterie d’Italia.

 

Dove Dormire.

Per una completa esperienza barbaricina consigliamo l’Experience Hotel Su Gologone situato a poco meno di 50 km da Gavoi.

 

Gavoi – Fonte: Gavoi.com

 

 

 

Laconi

Dove si trova.

Laconi è un paesino di 1.871 abitanti in provincia di Oristano a 70 km dal capoluogo.

Le distanze dai porti sardi sono: 88 km dal porto di Cagliari, 170 km da Porto Torres e 204 km da Olbia.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 85 km dall’aeroporto di Cagliari, 175 km dall’aeroporto di Alghero e 205 km dall’aeroporto di Olbia.

 

Cenni Storici.

I reperti rinvenuti nelle grotte Leòri e Sa Spilunca Manna fanno risalire la presenza dell’uomo già dal Neolitico Antico e si prosegue con la Civiltà Nuragica testimoniata dai nuraghi e dalle domus de janas. E’ stata anche rilevata una fortificazione cartaginese nel V secolo a.c.

Nel Medioevo Laconi è sotto il dominio dei Giudicati e poi divenne un feudo sino a metà Ottocento.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Laconi è il paese dei menhir (monumenti megalitici eretti nella preistoria) in quanto ne sono stati rinvenuti un centinaio. Solamente nel Museo

Sempre a Laconi, nel Museo della statuaria preistorica in Sardegna, ospitato negli spazi di palazzo Aymerich, sono presenti decine di menhir ritrovati nel territorio.

Il Palazzo Aymerich è stata l’ultima dimora dei marchesi di Laconi, è su tre livelli ed è in stile neoclassico ed è definita una delle case nobiliari più belle della Sardegna.

Il Palazzo si trova nel Parco Aymerich che presenta anche i ruderi del Castello Aymerich la cui costruzione iniziò nel XI secolo.

 

Escursioni.

Le escursioni consigliate a Laconi iniziano con il Cammino di Sant’Ignazio dove partendo dalla chiesa omonima si arriva in 4 ore di passeggiata al Monumento del Santo a Cavallo a 100 metri sopra il paese dove ammirare un panorama stupendo.

Un altro tour caldamente suggerito è la full immersion nel Parco Aymerich, per ammirare il castello, il giardino botanico, il palazzo omonimo e il museo della statuaria preistorica.

Infine in 2/3 ore si possono effettuare bellissime passeggiate nella circostante Oasi Faunistica di Funtanamela tra tartufi e orchidee, dove sarà possibile incontrare cervi e cinghiali, ma soprattutto i cavallini selvaggi del Sarcidano.

 

Enogastronomia.

Tra le eccellenze di Laconi abbiamo il vino, il pecorino e il pane di sapa (‘su pani’e saba’), il dolce che ha come ingrediente la sapa cioè il mosto di uva cotto, capolavoro dell’arte dolciaria del luogo protagonista annuale dell’omonima sagra.

Peculiarità del Sarcidano, il territorio di Laconi, è anche la presenza di un ottimo tartufo, il più pregiato della Sardegna.

 

Dove Mangiare.

Da provare sicuramente uno degli agriturismi locali e anche i ristorantini che propongono piatti con il tartufo di Laconi che trova una delle sue massime espressioni con la sagra annuale del tartufo che tipicamente si tiene in estate.

 

Dove Dormire.

Per rimanere in provincia di Oristano, precisamente nella Penisola del Sinis, suggeriamo l’Is Benas Country Lodge situato ad un’ora circa di auto da Laconi.

 

Castello di Laconi – Fonte: ItaliaMedievale.org

 

 

 

Oliena

Dove si trova.

Oliena è un comune di poco più di 7.000 abitanti della provincia di Nuoro ad una decina di chilometri dal capoluogo.

Le distanze dai porti sardi sono: 85 km da Arbatax, 98 km dal porto di Olbia, 120 km dal porto di Golfo Aranci, 160 km dal porto di Porto Torres e 200 km da Cagliari.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 97 km dall’aeroporto di Olbia, 150 km dall’aeroporto di Alghero e 200 km dall’aeroporto di Cagliari.

 

Cenni Storici.

La presenza di tribù nuragiche risale dall’età paleolitica e poi Oliena ebbe uno sviluppo nel Medioevo con l’edificazione di un castello di cui però non sono rimaste tracce.

Dal Giudicato di Gallura il paese passò alla curatoria di Galtellì e anche i pisani nel XIV lasciarono delle loro tracce.

Una bella pagina di storia ad Oliena è stata scritta dai Gesuiti che si insediarono nel 1655 che costituirono un grande convento che è l’attuale chiesa parrocchiale.

Lo sviluppo maggiore poi si ebbe agli inizi del Novecento con l’arrivo della corrente elettrica.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Il paese vanta ben 11 edifici religiosi e tra questi il più importante è la Chiesa di Sant’Ignazio fondata dai Gesuiti, al cui interno è possibile ammirare il retablo di San Cristoforo, attribuito al maestro di Oliena del XVI.

All’interno del paese sono spettacolari i murales e le pitture che abbelliscono i muri e le vie del paese.

Un’altra attrazione da mettere in agenda sono le fonti carsiche di Su Gologone, a pochi chilometri dal paese: situate alle falde del Supramonte di Oliena sono fresche, trasparenti e pulite e creano un torrente che alimenta il fiume Cedrino.

 

Escursioni.

Oliena presenta uno dei territori migliori per delle escursioni naturalistiche e forniamo questi itinerari.

Iniziamo dalle Grotte de Sa Oche e Su Bentu nella Valle di Lanaittu (valle che probabilmente era il letto originario del Rio Flumineddu). La grotta di Sa Oche e la grotta Su Bentu sono collegate tramite un sifone e sono considerate tra le grotte più grandi d’Europa con fantastici scenari da esplorare.

Un’altra escursione è quella alla Grotta di Corbeddu, grotta che prende il nome dal bandito omonimo che nell’800 la usò come rifugio. La Grotta ora è chiusa al pubblico per interessi archeologici.

Una terza escursione è al Villaggio Nuragico di Tiscali, uno dei luoghi di interesse più noti e visitati del Supramonte: il villaggio risale all’ultimo periodo dell’età nuragica ed è visibile solo quando si raggiunge l’interno della dolina.

Una quarta escursione è a Su Sercone, vero e proprio monumento naturale. Su Sercone è una valle carsica creatasi dal cedimento di una cavità sottostante. A 900 metri di altitudine sull’altopiano, la cavità raggiunge il punto più basso circa 500 metri sopra il livello del mare creando la dolina più grande in Europa.

 

Enogastronomia.

Tra i vini, l’eccellenza di Oliena è il Nepente, vino DOC prodotto da uve Cannonau il cui abbinamento è con arrosti, formaggi stagionati e selvaggina.

Tra le specialità culinarie di Oliena vi sono i Maharrones de Busa, maccheroni fatti con un ferretto, gli Angelottos, ravioli di formaggio fresco, le carni come secondo e tra i dolci spiccano le classiche Sevada o seadas,  Sos Papassinos, impasto di mandorle, noci e uva passa, Amarettos, un equilibro tra mandorle amare e dolci e infine S’aranzada, strisce di buccia d’arancia cotte con miele e mandorle.

 

Dove Mangiare.

Il ristorante più apprezzato è il Ristorante Tipico di Su Gologone, già menzionato anche tra i migliori 10 ristoranti in Sardegna.

 

Dove Dormire.

Ad Oliena è presente uno degli hotel sardi più famosi al mondo: l’Experience Hotel Su Gologone, il quale non è solo ristorante ma anche un bellissimo 4 stelle con camere in arredi tipici e arricchite da tanti particolari.

 

Oliena – Autore: D. Fois – Fonte: BandiereArancioni.it

 

 

 

Sardara

Dove si trova.

Sardara è un comune termale di poco più di 4.000 abitanti a mezz’ora di auto da Oristano e poco più di 40 minuti da Cagliari.

Le distanze dai porti sardi sono: 56 km dal porto di Cagliari, 182 dal porto di Porto Torres, 225 km dal porto di Olbia.

Le distanze dagli aeroporti sardi sono: 52 km dall’aeroporto di Cagliari, 187 km dall’aeroporto di Alghero e 224 km dall’aeroporto di Olbia.

 

Cenni Storici.

La presenza dei numerosi siti nuragici testimonia la frequentazione antica del territorio così come i resti fenicio-punici e quelli romani con il centro termale Aquae Neapolitanae che risale al II secolo d.C.

Nel Medioevo si sviluppò il dominio giudicale e dal 1478 Sardara passò agli Aragonesi.

 

Punti di Interesse e Attrazioni.

Sardara è un comune noto per le terme e le acque termali che sgorgano raggiungono temperature tra i 50 e i 68 °C.

Inoltre è molto ricco il patrimonio archeologico: il nuraghe più intatto dei 15 presenti nel territorio è il Nuraghe Arrubiu.

Tra le chiese, la chiesa San Gregorio Magno (romanico-gotica) è una delle chiese trecentesche sarde più importanti; inoltre la chiesetta di Santa Anastasia (bizantina) ha al suo interno un pozzo sacro di età nuragica.

 

Escursioni.

Nei dintorni di Sardara si possono provare dei percorsi trekking davvero piacevoli in una natura incontaminata.

Un primo percorso porta alla cascata di Muru Mannu costeggiando un bosco di leggi e il Rio Cannisoni.

Un secondo percorso, più duro con più di 300 metri di dislivello e 5-6 ore di camminata, porta alle Cascate S’ega Sitzoris e si ammira la macchia mediterranea, gole di selvaggia bellezza e panorami suggestivi.

In alternativa al trekking si può utilizzare la mountain bike in percorsi tracciati.

 

Enogastronomia.

Tra le specialità di Sardara spicca il pane Su Civraxiu, pane tipico del Campidano, digeribile e con la crosta croccante.

Un’altra eccellenza è il carciofo spinoso che si può mangiare crudo o anche in gustosi piatti come secondo ad esempio con l’agnello. Tra i primi non possono mancare i Culurgiones, piatto ogliastrino ma adottato anche a Sardara.

Infine i dolcetti che meritano di essere menzionati sono 3: i Gueffus realizzati con la pasta di mandorle, gli Amaretti, composti da mandorle dolci e salate e albumi d’uovo freddo e infine i Biancheddus,  meringa composta da zucchero, mandorle, albumi e scorza di limone.

Tra i vini segnaliamo il Semidano, un bianco ben strutturato prodotto da un vitigno autoctono di origine antica.

 

Dove Mangiare.

Secondo TripAdvisor il miglior ristorante di Sardara è Su Mallaccioi, a conduzione familiare, e che offre piatti di carne e pesce.

 

Dove Dormire.

Per visitare Sardara consigliamo di soggiornare a Cagliari dove sono presenti 2 strutture differenti ma di grande qualità: il T Hotel, hotel di città con SPA e ottimo ristorante, e il Villa Fanny, villa liberty in centro città con poche camere per una maggiore privacy.

 

Sardara – Autore: G. Melis – Fonte: baiblog.it

 

 

 

Questi i 6 splendidi borghi sardi premiati Bandiera Arancione in Sardegna,

quale sarà il primo che visiterai?

 

Giulio Sacripanti

 

 

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NB Nella foto di apertura Aggius, credit BandiereArancioni.it

 

 

 

 

 

 

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