Le 3 migliori escursioni da fare in Barbagia

 

La Barbagia è una delle regioni più caratteristiche della Sardegna. E’ quella che sembra tenere di più alle proprie tradizioni, che custodisce gelosamente.

 

In Barbagia si seguono ancora usanze ormai in disuso nel resto dell’isola. Qui sono principalmente le donne a cercare di far sì che anche le nuove generazioni tramandino gli usi e costumi tradizionali.

 

Visitando i paesi della Barbagia si ha spesso la sensazione di essere osservati, perché loro identificano immediatamente un “forestiero”, uno di fuori. Allo stesso modo sembra quasi di assistere ad un film o piece teatrale, dove i personaggi sono talmente caratteristici da sembrare costruiti, anche se sono reali.

 

 

1° escursione – Uno dei canyon più alti d’Europa

 

Una delle migliori escursioni da fare in Sardegna è sicuramente quella a Gorropu. Questo canyon sardo è uno dei più spettacolari d’Italia e raggiunge i 450 m di dislivello, piazzandosi tra i più alti d’Europa.

 

Ci sono diverse associazioni in zona che organizzano escursioni a Gorropu. E’ necessario un minimo di forma fisica perché si prevedono 3 ore di camminata sui sassi, con scarpe adatte. Ma ne vale veramente la pena perché il paesaggio è da mozzare il fiato.

 

Si può raggiungere il ponte Sa Barva da diverse località, essendo forse la strada più facile quella che parte da Dorgali. Si prosegue in macchina per circa 12 km  fino a dove si trova il cartello che indica la strada per su Gorropu. Da questo punto in poi si prosegue a piedi per circa due ore, lungo un sentiero che costeggia le pareti calcaree del Monte Oddeu e il fiume Flumineddu che porterà fino all’imbocco della gola.

 

Il fondo della gola è ricoperto da grandi massi levigati e bianchi circondato da pareti che raggiungono 450 metri. Il silenzio e lo stretto contatto con la natura non lasciano certo indifferenti quelli che visitano questo posto.

 

Raccontano le leggende dei paesi limitrofi che lì ci abitasse “Sa Tentazione”, e ci andassero quelli che, in cambio di ricchezze terrene dessero la propria anima in cambio.

 

Si dice anche che, da dentro la gola, si possono vedere le stelle di giorno. Provare per credere.

 

 

2° escursione – Kayak o canoa

 

Un’altra delle migliori escursioni da fare in Barbagia è quella fatta con kayak o canoa, in uno dei laghi dove è possibile praticare questo sport e che offre bellezze naturali uniche.

 

Il lago Cedrino, tra Dorgali e Oliena, offre le condizioni ideali per una gita diversa del solito, che unisce il piacere dello stare all’aria aperta al piacere di muoversi nell’acqua.

 

Durante l’esplorazione del lago si può visitare una piccola isola dove si trova una vecchia chiesetta campestre, di risalire parte del fiume Flumineddu lungo la vallata di Oddoene e vedere le spettacolari sorgenti di Su Gologone.

 

Qui si può andare a vedere la gola della sorgente, la quale non si è ancora potuto stimare la profondità. Dicono le ultime voci che l’ultimo sub che ha voluto trovare il fondo si sia imbattuto in tunnel orizzontali e abbia rinunciato, avendo comunque toccato più di 30 metri di profondità.

 

Qui si può fare uno stop di alto valore gastronomico, perché proprio accanto alla sorgente sorge il tradizionale hotel ristorante Su Gologone, sinonimo di mangiare bene per i sardi. Piatti tipici cucinati con la massima attenzione ai particolari fa sì che questo locale sia meta gradita dei buon gustai.

 

 

3° escursione – Pranzo con i pastori e Ispinigoli

 

Difficile scegliere le 3 migliori escursioni, ce ne sarebbero di più. Questa terza scelta infatti è un abbinamento di due escursioni che non si possono fare a meno visitando la Barbagia.

 

Si può invertire l’ordine dei 2 programmi, dipendendo da dove sia il proprio hotel.

 

Le grotte di Ispinigoli sono nella strada che porta dall’interno Barbagia a Dorgali. Già si è positivamente impressionati dall’ampio paesaggio che si ha in questa zona.

 

La grotta è una delle più belle della Sardegna. E’ famosa per la sua colonna di stalattiti alta 38 metri che si coloca tra le più alte d’Europa.

 

La grotta, in tempi passati, veniva usata come rifugio perché vi furono trovati resti umani di piccole dimensioni oltre ad anelli, monili e la scoperta di un pozzo sacrificale fenicio.

 

Si può scendere fino alla base della colonna, attraverso una scalinata di 280 gradini. Questa si trova in una sala profonda ben 35 metri e con un diametro di più di 80 metri. Dentro la grotta di Ispinigoli si trova il chiamato “abisso delle vergini”, un imbuto di circa 60 metri che collega Ispinigoli alla grotta di San Giovanni Su Anzu, dove si trovano numerosi fiumiciattoli e ruscelli che si ramificano per tutta la lunghezza della grotta.

 

Si completa la giornata con l’immancabile pranzo con i pastori nelle campagne della Barbagia. Si mangia all’aperto, seduti su muretti a pietra sotto le piante che fanno ombra. Inebriati dal profumo dei maialetti che vengono arrostiti all’aperto, si inizia con l’antipasto a base di salsiccia artigianale e peretta, la scamorza locale. Poi si susseguono delizie gastronomiche a cui pochi riescono a resistere, accompagnate dal tipico pane carasau croccante, del formaggio pecorino mangiato proprio nel posto che lo origina e le varianti che ogni pastore aggiunge al proprio menu. Peretta con il miele, salsiccia arrosto con il pane carasau bagnato (che avvolge il cibo abbinandosi perfettamente) e dolci tipici, il tutto servito con vino locale per poi concludere il pasto con il mirto, liquore artigianale fatto con bacche locali che ha anche proprietà digestive.

 

 

Dove alloggiare in Barbagia:

 

Su Gologone – Hotel-ristorante arricchito di un centro benessere e postazioni dedicate al pane, alla pasta e al vino, oltre ad un percorso di erbe aromatiche.

 

Su Lithu – Immerso nei boschi di Bitti, questo hotel vanta una cucina d’eccellenza dove vengono effettuati anche corsi di cucina su richiesta.

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

Photo credits:

Instagram @roxanneferrari80

Instagram @ciabadore

www.gorropu.info

 

 

 

 

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