Ogliastra – 4 Giorni in Sardegna

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Ogliastra – 4 Giorni in Sardegna

 

 

Si potrebbe dire che l’Ogliastra è “l’altra” Sardegna. Lontana dal turismo di massa, chi sceglie di visitare l’Ogliastra cerca paesaggi incontaminati, luoghi a stretto contatto con una natura ancora selvaggia e di singolare bellezza.

 

La provincia dell’Ogliastra è la meno popolata d’Italia, con meno di 60.000 abitanti. Hanno scelto di preservare le bellezze naturali facendo di loro il principale attrattore turistico. In questo territorio è possibile praticare diversi sport a contatto stretto con la natura, come trekking, free climbing, ed effettuare escursioni naturalistiche a piedi o a cavallo. Famose sono le escursioni ai famosi Tacchi di Ogliastra, montagne che ricordano, come forma, i tacchi delle scarpe.

 

In Ogliastra è possibile trovare spiagge non affollate anche ad agosto, visitare grotte che offrono esperienze uniche e visitare spiagge raggiungibili soltanto via mare o attraverso sentieri naturali.

 

 

GIORNO 1  –  DALLA CITTA’ ALLA NATURA

 

Arrivo all’aeroporto di Cagliari o Olbia. Si ritira la macchina all’autonoleggio e si va verso Santa Maria Navarrese. Nonostante sia un piccolo paese, conta con un porticciolo turistico che ospita le barche che vengono a visitare i 40km di coste dell’Ogliastra; considerati tra le più belle ed incontaminate del Mediterraneo.

 

In attesa del check-in in hotel, si può fare una passeggiata in paese e conoscere la chiesa di Santa Maria Navarrese. Dice la leggenda che la principessa di Navarra si salvò da un naufragio trovando riparo proprio nel porto del paese, e che fece costruire una chiesa a Santa Maria come ringraziamento, alla quale venne aggiunto l’aggettivo “Navarrese”. La chiesa è stata restaurata negli anni 50, ma conserva comunque i segni di una innegabile cultura iberica.

 

Intorno alla chiesa si trova un parco formato da olivastri millenari, dove si può trovare un’esemplare che ha raggiunto l’altezza di 10 m e una circonferenza di 8 m.

 

Dopo aver sistemato i bagagli in hotel e essersi rinfrescati, si va a cena per mangiare i famosi cullurgiones, pasta ripiena di patate e formaggio, tipica dell’Ogliastra.

 

 

GIORNO 2 – MARE E NATURA PATRIMONIO UNESCO

 

Ci si mette la sveglia, ma è per una buona causa. Le escursioni in barca dal porto di Santa Maria Navarrese partono alle 9 verso la Grotta del Fico, famosa per la presenza della foca monaca.

 

Si va ad ammirare le bellezze naturali della costa di Baunei, le falesie calcaree tra le più alte d’Europa e a picco sul mare, insenature naturali e spiagge bianchissime come quella di Cala Goritzè (patrimonio Unesco) e Cala Mariolu – considerati da molti tra le spiagge più belle in assoluto. Si arriva anche a Cala Luna, un altra oasi raggiungibile soltanto via mare o sentiero.

 

Si rientra il pomeriggio e si torna in hotel. Una doccia e magari un tuffo in piscina, per avere il tempo di assimilare tutto che si è visto durante la giornata.

 

Di sera si cena a Santa Maria Navarrese o a Baunei piatti tipici locali, come i culurgiones, ladeddos (ravioli “schiacciati” che fanno sì che il condimento si distribuisca ugualmente nella pasta), arrosti di capra e porcetto, ma anche specialità di mare.

 

 

 

GIORNO 3 – ARBATAX E IL TRENINO VERDE

 

Dopo la colazione ci si dirige verso Arbatax. Si va a visitare la spiagge Rocce Rosse. Come dice il nome le rocce rosse creano un gradevole contrasto con il colore del mare e sono diventate punto di interesse per la loro singolare bellezza.

 

Ci si rilassa al sole tra bagni sulle acqua trasparenti e pulite. Dopo ci si avvia a prendere la corsa pomeridiana del trenino verde, ormai tappa d’obbligo per chi visita l’Ogliastra.

 

Il trenino verde è la più lunga ferrovia turistica d’Italia con i suoi 159 km di percorso. L’unicità del percorso si deve al fatto che si visitano luoghi spesso talmente impervi e nascosti che è possibile raggiungerli soltanto a piedi e con grande difficoltà.

 

Di sera vale una passeggiata a Bari Sardo (15 km a sud di Arbatax). Se ancora giorno si può visitare la spiaggia Torre di Bari e immaginare gli anni del dopo guerra quando a sinistra della torre la spiaggia si chiamava “mari de is ominis” (mare degli uomini) e a destra “mari de sas femunas” (mare delle donne), perché in quel periodo uomini e donne non frequentavano la stessa spiaggia.

 

Poi una visita al paese, famoso per il suo pregiato artigianato tessile di tappeti, arazzi, lini e coperte, e magari portarsene uno ad arredare la propria casa.

 

 

GIORNO 4 – TORTOLI

 

Ci si sveglia, già ormai abituati alla tranquilità ogliastrina. Colazione in hotel e si fa il check-out. Bagagli in macchina e ci si dirige verso Tortolì, il capoluogo della provincia dell’Ogliastra.

 

Qui trova la spiaggia di Orrì, da molti considerata una delle più belle della Sardegna. 16km di sabbia bianca con insenature da mozzare il fiato. Bagni e relax al sole.

 

Poi si fa un giro in paese per visitare Su Logu e’ s’Iscultura, un Museo di Arte Contemporanea a cielo aperto, dove si possono ammirare opere di Mauro Staccioli, Antonio Levolella, Umberto Mariani, Ascanio Renda, Maria Lai e Nitetoski Nagasawa.

 

Anche a Tortolì l’enogastronomia è legata alle tradizioni agro-pastorali locali. Ingredienti poveri, ma sapientemente insaporiti da rendere piatti talmente gustosi da venir tramandati di generazione in generazione.

 

E’ arrivata l’ora di rientrare. Si va verso l’aeroporto e si fa davvero fatica a riprendere ritmi e atmosfere di città dopo questa pausa così a stretto contatto con la natura, anche se così vicina a casa.

 

Ana Maria Vasconcellos

 

 

 

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