Kitesurf in Sardegna

Kitesurf
Post pubblicato il:

Kitesurf in Sardegna

 

Cos’è il kitesurf?

 

Il kitesurf è lo sport acquatico che più cresce al mondo. Nasce dalla fusione di due tra gli altri sport acquatici più conosciuti: il windsurf ed il wakeboard. E’ considerato uno sport di tendenza ora e in futuro.

 

Sono stati i francesi ed gli hawaiani a diffonderlo nel mondo alla fine degli anni 90, ed oggi si vedono kitesurfers in tante spiagge sparse nel mondo. Le loro vele colorate sfrecciano sui mari del mondo dove c’è un po’ di vento.

 

Il kitesurf ha un principio molto semplice: utilizza il vento come propulsore.  Il kitesurfer , utilizzando una barra collegata con 2 o 4 corde lunghe 30 metri, sposta il kite (aquilone) in modo da ottenere la velocità e direzione desiderate. Le tavole sono simili a quelle utilizzate per il wakeboard, e oggi si trovano diverse tipologie per soddisfare i kitesurfers sempre più esigenti.

 

Il piacere dato da questo sport è quello di planare sull’acqua, trascinati dal vento.

 

 

Perché il kitesurf ha tanti praticanti?

 

Probabilmente il kitesurf si rivela così affascinante perché…è facile da imparare.  Si impara con più facilità del windsurf o del surf con le onde. Sicuramente il kitesurf attira sempre più praticanti perché serve poco tempo per imparare a planare e poi compiere salti ed evoluzioni aeree.

 

Il kite (aquilone) ha una forte trazione verticale, fatto che permette non solo raggiungere alte velocità ma si può praticamente spiccare il volo risucchiati dal vento, emozione ricercata dai kitesurfers.

 

Un altro vantaggio di questo sport è il fatto che l’attrezzatura necessaria non è ingombrante e si trasporta con facilità nel bagagliaio, senza bisogno di porta tavole sul tetto della macchina. Ha un notevole vantaggio a questo riguardo sul windsurf che conta con albero, boma, prolunghe….

 

Il kite, in italiano aquilone, si piega e ci sta dentro uno zaino abbastanza piccolo. La tavola da kitesurf non è ingombrante e le funi si arrotolano intorno alla kitesurf bar.

 

Ci sono kite di diverse metrature, ma con 2 aquiloni si riesce a coprire la maggior parte delle condizioni di vento e a praticare il kitesurf senza problemi.

 

 

Ci sono più tipi di kitesurf?

 

Più che diversi tipi, ci sono diversi stili. Per cavalcare grandi onde si utilizzano le tavole monodirezionali, simili a quelle del surf. Per compiere invece acrobazie si utilizzano tavole bidirezionali che si prestano ad un miglior utilizzo quando le acqua non sono mosse.

 

Il semplice planare sull’acqua viene chiamato freeriding, mentre la pratica del kitesurf che prevede salti ed evoluzioni viene chiamata freestyle. Il kitesurf sulle onde viene chiamato wavestyle e sull’acqua piatta wakestyle.

 

 

Cosa è necessario per la pratica del kitesurfing?

 

Si comincia con un corso di 12/14 ore dove si acquisisce le conoscenze necessarie per una pratica sicura ed autonoma. Anche se non è obbligatorio, è caldamente consigliato seguire un corso perché il kitesurf è comunque considerato uno sport estremo e, anche se le attrezzature offrono sempre più sicurezza, le insidie sono tante, soprattutto per gli altri.

 

Il kitesurf, a differenza del windsurf, riesce a far divertire anche con venti deboli. Il vento ideale per un principiante è quello tra 12 e 24 nodi. Un esperto riuscirà, con la giusta scelta dell’attrezzatura a sfruttare i venti tra gli 8 e i 40 nodi.

 

Esistono tante scuole di kitesurf che forniscono l’attrezzatura necessaria per la pratica durante le lezioni e poi si può ricorrere al noleggio o all’acquisto del necessario.

 

Il necessario per la pratica di questo sport sono:

1)      Un kite, o ala o aquilone (non viene assolutamente chiamata vela), completo della sbarra (bar) da dove si tiene con le mani ed è collegata con i cavi al kite;

2)      Una tavola da kitesurf;

3)      Trapezio;

4)      Attrezzatura di sicurezza (giubotto protettivo, casco, muta, ecc).

 

 

Dove e quando praticare il kitesurf in Sardegna?

 

La Sardegna offre la possibilità di praticare il kitesurfing da aprile ad ottobre. Ci sono due località che offrono eccellente posizione sia per i venti sia per l’organizzazione esistente per la pratica di questo sport.

 

Kitesurf nel nord Sardegna

 

Al nord Sardegna il riferimento è Porto Pollo. Questa graziosa baia gode di una favorevole posizione geografica riguardo ai venti, che permettono la pratica dello sport a qualsiasi livello.

 

Per arrivare a Porto Pollo conviene arrivare ad Olbia (porto e aeroporto) e soggiornare in una delle bellissime strutture che rimangono aperte nelle vicinanze.

 

Per esempio, potrebbe essere l’occasione ideale per una vacanza padre/figlio, visto che l’hotel Luci di La Muntagna offre un pacchetto speciale per 1 genitore che viaggia con un figlio. L’hotel è nella rinomata Porto Cervo e gode di una splendida vista sulla marina.

 

Altrimenti si può soggiornare nel bellissimo Abi D’Oru, sulla spiaggia di Marinella, accanto a Porto Rotondo e molto vicino ad Olbia.

 

Una terza possibilità rimane l’hotel La Coluccia, a Santa Teresa Gallura.

 

 

Kitesurf nel sud Sardegna

 

Invece al sud della Sardegna la scelta va su Chia, splendida spiaggia adattissima alla pratica degli sport acquatici come il kitesurf.

 

Qui la scelta va sicuramente sull’hotel Aquadulci vicino alla spiaggia di Su Giuddeu (400m), bellissima per le sue dune di sabbia. Vicino si trova la spiaggia Dune di Campana, con la sabbia bianchissima e dune che arrivano a 20 metri.

 

Contattateci per maggiori informazioni.

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

Photo credits:

By G.rom18 (Kitesurf jump aerial.jgp) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or CC-BY-2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.5)], via Wikimedia Commons

By Pediant at nl.wikipedia [Public domain], from Wikimedia Commons

By Pediant at nl.wikipedia [Public domain], from Wikimedia Commons

www.mariorodwald.com

 

 

 

Ti potrebbero interessare:



< Leggi altri Post