Le 3 Migliori Escursioni da Fare nella Riviera del Corallo

Riviera del Corallo
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Le 3 Migliori Escursioni da Fare nella Riviera del Corallo

 

La Riviera del Corallo si trova nella Sardegna nord-occidentale, e ha come maggior centro Alghero, una graziosa cittadina che ha ricevuto grande influenza catalana, vista anche la prossimità fisica (anche se c’è di mezzo il mare) con questa regione spagnola.

 

Questa parte della Sardegna è facilmente raggiungibile sia dall’Italia che dall’estero attraverso l’aeroporto di Alghero. Offre bellissime spiagge di mare trasparente, come d’altronde il resto della Sardegna, ed interessanti siti storici e naturali che valgono una visita.

 

Quali escursioni scegliere per vedere il meglio della Riviera del Corallo? Come combinare le diverse attrazioni in modo da andar via con la sensazione di aver conosciuto questa parte della Sardegna?

 

 

1° escursione: Alghero

 

Anche se Alghero è una piccola città, ha tantissime cose da offrire e ne vale veramente la pena di passarci una giornata ad esplorarla.

 

Si può iniziare visitando il Museo del Corallo. Infatti, la zona è chiamata Riviera del Corallo perché la raccolta e lavorazione del corallo è stata per molto tempo la principale attività economica della città. Il museo si trova dentro una palazzina stile Liberty in via XX Settembre.

 

Da lì si può proseguire e visitare le diverse chiese della città, come quella di San Michele con la sua cupola policrome e quella della Misericordia, che custodisce il prezioso Santcristus, simulacro ligneo proveniente dalla Spagna.

 

E’ già ora di pranzo e si approfitta per andare al Mercato Civico di via Cagliari dove è possibile mangiare il pesce fresco cucinato al momento. Questo ristorantino al suo interno non prepara primi, ma solo pesce fresco. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì…perché i pescatori non lavorano la domenica.

 

Dopo pranzo si fa una passeggiata in centro visitando Porta Terra, la storica torre di 22 m, la più imponente della cinta muraria e antico ingresso della città. Poi  si addentra nel centro storico, dove si trovano diversi negozi e botteghe, incluso quello dello stilista sardo Antonio Marras, che per 8 anni fu a capo della maison Kenzo.

 

Si chiude l’escursione cittadina visitando una delle 2 cantine famose della città: Sella & Mosca oppure Santa Maria La Palma  (entrambe offrono degustazioni).
 

 

2° escursione: Bosa

 

Bosa dista circa 45 km da  Alghero, ma la strada che collega le due cittadine è considerata tra le più belle e panoramiche della Sardegna.

 

Si raggiunge Bosa, cresciuta intorno al fiume Temo, l’unico fiume navigabile in Sardegna. E’ possibile risalirlo per circa 5 km, ed è un paesaggio suggestivo perché dentro la città riflette i palazzi e le vecchie concerie presenti lungo il fiume per poi trovarsi con sponde ancora selvagge.

 

Oggi Bosa è conosciuta sia per la lavorazione del corallo, per quella dei tessuti, per i ricami di fillet e per i cesti intrecciati in asfodelo. Fino agli anni sessanta era anche conosciuta per l’intensa attività delle concerie presenti lungo il Temo.

 

Bosa si vanta anche dell’eccellente qualità dei suoi prodotti enogastronomici. In particolare per la Malvasia, vino DOC a cui è stato dedicato un itinerario da Bosa a paesi limitrofi produttori di questo vino. Può essere una buona idea fermarsi a pranzo e assaggiarlo, lasciando la visita al castello al dopo pranzo, per avere il tempo di digerirlo e poter guidare in sicurezza verso Alghero.

 

Il Castello dei Malaspina (o Serravalle) è stato costruito nel 1112 dall’antica famiglia toscana dei Malaspina. Dentro il castello si trova una chiesa –  la Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos, dove si trovano affreschi raffigurante numerosi santi.

 

Il castello è stato ingrandito in più tempi, raggiungendo una cinta muraria del perimetro di 300 metri intervallato da 7 torri, richiudendo una superficie di oltre un ettaro. Quando fu costruito il castello, la popolazione, che allora abitava lungo il fiume, facilmente raggiungibili dai saraceni nelle loro varie incursioni, si trasferì sotto le mura ottenendo maggiore protezione.

 

 

3° escursione: Grotte di Nettuno

 

Le grotte di Nettuno sono probabilmente le più famose in Sardegna. E sicuramente le più grandi, perché si estendono per circa 4 km, anche se non tutti aperti al pubblico per motivi di sicurezza.

 

Si trovano a 24 km da Alghero e si possono raggiungere via terra o via mare.

 

Qui bisogna fare una scelta: per andarci via terra è necessario un minimo di predisposizione alle camminate e avere un po’ di fiato perché è necessario scendere (per poi risalire) i 650 gradini della Escala del Cabirol. Paesaggio meraviglioso, ma impresa impegnativa.

 

L’alternativa è prendere una delle numerose gite che partono da Alghero e portano i turisti via mare a visitare la grotta.

 

La grotta si trova nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia. Dicono sia stata scoperta da un pescatore locale nel XVIII secolo.

 

Il percorso accessibile dentro la grotta è di circa 500 metri. Si inizia dal Lago Lamarmora, che ha acque straordinariamente limpide, poi si raggiunge la Sala della Reggia dove si trovano colonne di circa 9 metri di altezza. Subito dopo la volta raggiunge i 56 metri di altezza per poi raggiungere la sala Smith che ha al suo centro il chiamato grande organo, un’imponente colonna larga 50 metri e alta 49 metri – la più grande della grotta.

 

 

Dove alloggiare nella Riviera del Corallo:

 

Hotel El Faro – Storico hotel che ha ospitato Anthony Quinn e Elizabeth Taylor, situato in una posizione strategica verso Capo Caccia.

 

Hotel Villa Las Tronas – Un tempo residenza nobile, questo prestigioso hotel gode di una posizione panoramica su un promontorio in ria al mare, dentro la città di Alghero.

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

Photo credits:

@angelo138913

@chiaralbn

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