Costa Smeralda: Tutto Ciò che c’è da Sapere

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Costa Smeralda: Tutto Ciò che c’è da Sapere

 

Quando si parla di Sardegna, una delle prime cose che viene in mente è la Costa Smeralda.

E quando si pensa alla Costa Smeralda subito fantastichiamo sulle bellissime spiagge di questo tratto di costa della Gallura, nel Nord Est della Sardegna; oppure immaginiamo o ricordiamo il borgo di Porto Cervo, cuore pulsante della Costa Smeralda.

 

E quindi in questa guida il nostro scopo è di fornirvi delle dritte e dei consigli per vivere al meglio questo splendido luogo, uno dei più rappresentativi della Sardegna.

Partiremo infatti dalle origini della Costa Smeralda, come è nata, la sua evoluzione, e arriviamo ai giorni nostri con le 10 migliori spiagge da visitare, i migliori ristoranti, le attrazioni e i punti di interesse.

 

Per iniziare, rispondiamo subito ad una domanda che appare banale ma in realtà non lo è: dove inizia e dove finisce la Costa Smeralda, e quali borghi ne fanno parte?

 

La Costa Smeralda non include tutto il tratto costiero nord-orientale, come erroneamente si pensa. Infatti il Consorzio Costa Smeralda inizia a Nord a Pitrizza, poco dopo Baia Sardinia andando verso Porto Cervo, e a Sud poco prima di Portisco, all’altezza della spiaggia Rena Bianca.

Quindi, la Costa Smeralda non include tecnicamente i borghi di Cannigione, Baia Sardinia, Poltu Quatu e Porto Rotondo, ma spesso vengono associati a questo territorio per la loro vicinanza e conformazione naturalistica.

 

 

 

 

Costa Smeralda: le Origini del Mito

 

Prima di chiamarsi Costa Smeralda, questo territorio selvaggio di macchia mediterranea, spiagge incantevoli e massicci di granito, si chiamava Monti di Mola (pietre per la macina del molino).

 

Prima degli anni ’50, questa terra era raggiungibile prevalentemente via mare e le uniche abitazioni presenti erano gli stazzi, case tipiche galluresi sparse per le colline di colore bianco, dipinge con la calce per ammazzare i parassiti e scacciare i raggi del sole.

Monti di Mola era una delle aree più depresse dell’intera Sardegna; e la Sardegna stessa era dimenticata dal mondo ed era vista come una terra di punizione popolata da banditi.

 

All’interno di un piano di aiuto ai paesi sottosviluppati attivato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Sardegna venne scelta come banco di prova per sperimentare il D.D.T., potente insetticida contro le zanzare, e attraverso questo potente chimico fu debellata la malaria. La Sardegna era pronta per entrare nel mondo moderno.

 

E’ in questo periodo che nasce la svolta: la Banca Mondiale inviò alla fine degli anni ’50 in Sardegna un funzionario, di nome John Duncan Miller, per verificare gli esiti della campagna di disinfestazione.

Miller rimase abbagliato e affascinato dalla bellezza della costa gallurese, con quelle gradazioni del mare, i profumi agresti della macchia mediterranea e quelle inedite sculture di granito modellate dagli agenti atmosferici.

 

Miller condivise il suo entusiasmo con diversi amici convincendoli a sbarcare in Gallura: tra questi amici vi era il giovane principe Karim Aga Khan.

L’acquisto dei terreni per la costruzione delle prime ville fu un passo quasi immediato, così come immediata fu la costituzione nel 1962 del “Consorzio della Costa Smeralda“, il cui presidente eletto fu il principe Aga Khan, per investire nelle infrastrutture mancanti come le strade asfaltate, l’elettricità, l’acqua e il telefono).

E’ in questo periodo che Monti di Mola e la Sardegna, da terra di banditi qual era considerata, diveniva un paradiso delle vacanze con la nascita della mitica Costa Smeralda.

 

Punto chiave della trasformazione fu questo: nell’atto di trasformazione del vergine territorio in paradiso per le vacanze,  l’Aga Khan e i suoi soci fondatori si dotarono di un regolamento edilizio interno che sviluppasse una linea architettonica omogenea istituendo un Comitato di Architettura.

 

Nell’ambiente agro-pastorale si rideva dei ricchi forestieri che vennero ad investire in questi terreni pietrosi popolati da capre e cinghiali; inoltre il mare era visto come un pericolo infatti da qui arrivavano nei secoli precedenti pirati saraceni che portavano terrore e rovine. Ma i “ricchi forestieri” avevano visto il potenziale di questa costa unica al mondo e pian piano coinvolsero altri investitori, anche locali, che iniziarono a cogliere il potenziale imprenditoriale realizzando nel tempo lauti guadagni.

 

Il regolamento interno del Consorzio vietava lo snaturamento della bellezza selvaggia del paesaggio e fu proibito piantare pini, cipressi e palme, a favore di olivastro, leccio, mirto e corbezzolo e di altre piante classiche della macchia mediterranea.

 

Mentre si studiavano le prime strutture ricettive, per ovviare al problema dei trasporti, nel 1963 venne creata la compagnia aerea denominata Alisarda, che diventò la prima compagnia aerea privata d’Italia, coprendo le tratte da e per la Sardegna.

Nel 1991 l’Alisarda cambiò il nome in Meridiana con sede ad Olbia, e nel 2017 Meridiana cambiò il nome in Air Italy.

 

Grazie a questi investimenti, gli inizi della Costa Smeralda negli anni ’60 furono spumeggianti, grazie alla presenza degli artisti, musicisti e attori più in voga del periodo che frequentavano questo nuovo scenario naturale ed architettonico molto affascinante.

 

Foto storica del Yacht Club Costa Smeralda (1976) – Credit: yccs.it

 

 

 

Costa Smeralda: lo Stile Architettonico

 

Come nacque lo Stile Costa Smeralda?

Per rispondere facciamo ancora dei passi indietro partendo dal concept che ispirava Aga Khan e soci.

 

La filosofia alla base dei fondatori del Consorzio Costa Smeralda era questa: nascondere le costruzioni armonizzandole nel territorio.

 

Nel 1963 venne costruito l’Hotel Pitrizza, il più appartato ed esclusivo della costa: ideato dall’architetto Luigi Vietti, egli fu il primo che introdusse la nuda pietra di campo e l’uso dei pilastri fatti con mololiti di granito.

 

Tra il 1963 e il 1964 venne edificato il leggendario Hotel Cala di Volpe, poi ingrandito nel 1971, ad opera di Jacques Couelle, maestro più pittore e scultore che architetto, infatti i tetti delle abitazioni sono ondeggianti e imperfetti. Artistri provenzali poi colorarono in tinte pastello gli intonaci grezzi conferendo alla struttura un’aria antica.

Fu l’inizio di una rivoluzione nel mondo dell’edilizia turistica.

 

Il figlio di Couelle, Savin, continuò a progettare altre ville in Costa Smeralda, e a lui si deve l’utilizzo della pietra da taglio e l’uso delle rocce granitiche presenti nell’area di costruzione come parte integrante sia degli interni che degli esterni delle abitazioni.

 

Nel 1965 fu costruito l’Hotel Romazzino (Rosmarino in gallurese), progettato dagli architetti Michele e Gian Carlo Busiri Vici. Di fronte all’Isola di Mortorio, è ancora oggi dipinto di bianco e rimane uno degli alberghi più affascinanti della costa.

 

Possiamo dire che lo Stile Costa Smeralda nacque grazie a 2 fattori, ispirati ovviamente alla nascita delle prime ville e dei 3 leggendari hotel menzionati.

 

In primo luogo, un ruolo cruciale è stato ricoperto dall’architetto sassarese Antonio Simon, unico architetto sardo chiamato a collaborare nel progetto di urbanizzazione dell’area e con il compito di inserire nel nuovo contesto gli elementi delle architetture tradizionali della Sardegna. A lui si devono le aperture degli stazzi galluresi con gli stipiti e le architravi in granito, i muretti a secco e le architravi di castagno.

 

Secondo fattore fondamentale per la nascita dello Stile Costa Smeralda è stata la perfetta commistione per la costruzione delle abitazioni e delle ville, tra i muratori locali e i geometri e architetti che venivano da altre regioni italiane e dall’estero. La manodopera locale infatti si adattò alle nuove forme, ai nuovi concetti importati e all’utilizzo dei materiali moderni; però, a loro volta, insegnarono ai “forestieri” le vecchie tecniche dell’architettura di campagna.

 

Questo modo di costruire fece scuola in tutto il mondo.

 

 

 

Costa Smeralda: Le Migliori 10 Spiagge

 

Per vedere quali sono le migliori spiagge della Costa Smeralda abbiamo deciso di vedere cosa scrivono gli utenti di TripAdvisor, invece di dare giudizi soggettivi che possono essere appunto molto personali.

Questa la Top Ten delle spiagge più apprezzate, tutte in un fazzoletto di 35 km di costa.

 

La Celvia

Credit: CostaSmeralda.in

 

 

Capriccioli.

 

 

Spiaggia del Pevero.

 

 

Spiaggia del Principe.

 

 

Liscia Ruja.

 

 

Romazzino. 

Credit: CostaSmeralda.in

 

 

Cala Granu.

Credit: PortoCervoOnline.com

 

 

Petra Ruja.

Credit: SpiaggeSardegna.it

 

 

Li Triceddi.

Credit: TreForSail.it

 

 

Cala Razza di Juncu.

Credit: TovaSpiagge.it

 

 

 

Costa Smeralda: I Migliori 5 Ristoranti

 

Come per le spiagge, anche per i ristoranti ci affidiamo ai giudizi su TripAdvisor per indicarvi quali sono i 5 migliori ristoranti della Costa Smeralda.

 

Elite Promenade Cafè. Nella “Promenade du Port” di Porto Cervo, l’Elite Promenade Cafè è un’ottima spaghetteria, con scelta di primi piatti e insalate. Per chi non vuole mangiare un primo si consiglia una fresca insalata di pollo. Perfetto per una serata molto easy.

 

Retrò Risto Cafè. In località Liscia di Vacca, il Retrò Risto Cafè offre un ambiente rustico-chic con pietanze della cucina sarda ma anche specialità di terra e mare e piatti di cucina internazionale.

 

Trattoria da Patrizia. In località Sottovento, la Trattoria da Patrizia è un ristorantino piccolo e molto curato e offre primi piatti, specialità a base di pesce e carne. Molto gettonata la fregola sarda.

 

La Briciola. In località Liscia di Vacca, La Briciola è un ristorante ideale sia per gustare delle ottime pizze, sia per ottimo pesce.

 

Spinnaker Porto Cervo. Da circa 30 anni lo Spinnaker è un punto di riferimento per i sapori genuini con menù assortiti sia di cucina sarda sia di pesce fresco.

 

 

 

Costa Smeralda: attrazioni e punti di interesse

 

Porto Cervo. Nella fine degli anni ’50 la costa gallurese, prima che diventasse Costa Smeralda, era diventata meta ambita da ricchissimi imprenditori che volevano investire in nuovi posti da valorizzare e lanciare. E uno dei primi fu il Dottor Giuseppe K. Mentasti che comprò dei terreni da circa 50 proprietari differenti. Questi terreni vennero poi acquistati da Aga Khan nell’inizio degli anni ’60 con l’intento di farvi nascere Porto Cervo.

Nel 1964 si diede inizio alla costruzione del villaggio con l’Hotel Cervo e la famosa piazzetta, e 2 anni dopo con la costruzione della chiesetta di Stella Maris (prossima foto).

Ora Porto Cervo è da vari anni uno dei più grandi porti turistici del Mediterraneo, nonchè simbolo delle vacanze di lusso in Sardegna. In estate la piazza del borgo, le boutique di alta moda e gli imponenti yacht ospitano una lunga passerella di personaggi noti o in cerca di fama.

 

Chiesa Stella Maris. Anche la Chiesa Stella Maris ha una forma architettonica in perfetto stile “Costa Smeralda”. E in un contesto che nasce per puri spiriti mondani, l’architetto Michele Busiri Vici realizzò nel 1966 la chiesetta, nel tempo arricchita di opere d’arte come un dipinto rappresentante la Madonna e attribuito a El Greco, le porte bronzee e gli arredi e le sculture dello scultore Luciano Minguzzi.

 

Golf Club Pevero. Il Pevero Golf Club Costa Smeralda è stato inaugurato nel 1972 ed è stato progettato a partire dal 1967 da Robert Trent Jones, uno dei più grandi architetti di golf. Il campo si estende per circa 6.500 metri in mezzo alla macchia mediterranea ed è incastonato tra la spiaggia del Pevero e gli hotel Romazzino e Cala di Volpe.

Il campo ha 18 buche 72 par e nel 1978 fu sede degli Open d’Italia.

 

Yacht Club Costa Smeralda (YCCS). Il 12 Maggio 1967 il Principe Aga Khan ed un ristretto numero di soci amanti della nautica fondarono lo Yacht Club Costa Smeralda per promuovere le manifestazioni sportive internazionali legate al mondo della vela. E infatti negli anni lo YCCS ha organizzato numerosi eventi e regate internazionali.

 

Chiesa Stella Maris, Porto Cervo

 

 

 

Shopping in Costa Smeralda

 

Lo Shopping in Costa Smeralda è un must, una di quelle esperienze da provare come abbiamo già scritto in precedenza in questo articolo sulle 7 Esperienze da Vivere in Costa Smeralda.

A Porto Cervo infatti sono presenti le firme più prestigiose del mondo della moda. Nelle varie piazzette e nelle varie viuzze e passeggiate si susseguono le boutique dei brand di maggior lusso e prestigio come Gucci, Versace, Cavalli, Loro Piana, Prada e Miu Miu, Cucinelli, Zegna, Ferrè, Trussardi, Hermès, Dsquared, Louis Vuitton, Tod’s.

 

Ma non c’è solo abbigliamento firmato. Sono presenti anche i migliori brand di gioielleria, quali Bulgari, Cartier, De Grisogono e Rolex.

 

Per chi si vuole orientare e avere un’assistenza dedicata offriamo servizio di Personal Shopper, per richiederlo è sufficiente contattarci ai nostri riferimenti.

 

Credit: frafiledu.com

 

 

 

Siamo giunti al termine di questo percorso che ci ha portati ad approfondire e conoscere al meglio la Costa Smeralda.

Per altri consigli, per organizzare un tour archeologico, un tour delle spiagge, un tour in barca o altro contattaci ai riferimenti cliccando qui.

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Giulio Sacripanti

 

 

 

 

 

 

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