Windsurf in Sardegna

 

 

Quando è nato il windsurf?

 

Il primo prototipo di windsurf risale al 1935, firmato Tom Blake, ma ci passarono più di 30 anni prima che fosse trovata la forma più vicina a quella conosciuta oggi.

 

Fu James Drake a portare avanti l’idea di poter continuare a “surfare” anche senza le onde con l’utilizzo di una vela.  All’inizio fu usato il legno,  stoffa nautica e le corde utilizzate per le imbarcazioni. Nel 1970 il brevetto fu ufficialmente trascritto sul registro delle invenzioni e Drake e il suo socio iniziarono a produrre i primi windsurfer (nome adottato per la nuova azienda).

 

Ma non fu neanche allora che il windsurf iniziò ad avere successo. Ci sono voluti altri anni e un altro imprenditore, svizzero questa volta, che con la collaborazione di un designer fondò la Mistral. Più leggerezza e maneggevolezza furono le nuove caratteristiche vincenti che, a partire dalle prove sul Lago di Garda, finalmente presero il volo verso il mondo e hanno fatto sì che oggi il windsurf sia praticato da tantissime persone.

 

 

L’evoluzione del windsurf

 

Anche se il windsurf è nato dall’idea di “surfare” senza le onde, può essere considerato anche la massima sintesi di una barca a vela. Anche se non si ha il timone né l’albero collegato in maniera rigida alla tavola, e visto il diverso collegamento albero/vela-imbarcazione/tavola, nel windsurf la spinta data dal vento sulla vela tende a sollevare dall’acqua l’insieme tavola-equipaggio, al contrario di una barca a vela.

 

E’ interessante questa considerazione perché, seppur più diffusa, la vela tradizionale è legata ad una serie di regole e classi molto rigide, impedendo che sia fatta innovazione.

 

Questo fatto non accade al windsurf. Così, come cita l’autore Czeslaw Marchaj in Sail performance: techniques to maximize sail power^,: rispetto alle imbarcazioni a vela, il windsurf ha subito in questi ultimi anni una evoluzione tecnica davvero impressionante… è stupefacente come un semplice scafo con una attrezzatura smontabile possa contenere più innovazione (ed essere più efficiente in termini aero-idrodinamici) di una imbarcazione da Coppa America…

 

 

Le tavole da windsurf sono tutte uguali?

 

Ci sono due tipologie principali di tavole, che determinano il loro miglior utilizzo. Queste sono le:

 

1)      Longboards (tavole lunghe oppure chiamate anche dislocanti non plananti): come dice il nome, sono tavole lunghe e pesanti. Sono utilizzate per i principianti e utilizzando vele piccole in rapporto alla grandezza della tavola;

 

2)      Funboards (tavole per planare): tavole corte e leggere, che, a differenza delle longboards, hanno un rapporto inverso con la grandezza della vela, piccola tavola con superfici veliche maggiori. Questa combinazione permette alla tavola di planare con una certa intensità di vento.

 

 

Chi e quando si può imparare a praticare il windsurf?

 

In Sardegna, per esempio, la scuola di windsurf di Porto Pollo accetta bambini a partire dai 4 anni di età. Ciò fa capire quanto sia ampiamente praticabile come sport acquatico. Come per gli altri sport acquatici, dovrebbe essere necessario saper nuotare, anche se si usano dei giubbotti salvagente.

 

Si può praticare il windsurf su laghi e mari e certe località, come Cagliari, permettono la pratica dello sport tutto l’anno. Nel nord Sardegna la stagione dove si possono fare i corsi inizia a Pasqua e finisce all’inizio di novembre.

 

 

Dove praticare il windsurf in Sardegna?

 

La Sardegna è la meta turistica preferita dai surfisti italiani perché, essendo un’isola, è favorita dai venti scirocco e maestrale.

 

Si può praticare windsurf su praticamente tutta la costa della Sardegna, ma ci sono località che sono diventate conosciute sia per le loro posizioni geografiche che favoriscono ulteriormente la presenza di venti, sia per le strutture create come supporto agli inizianti e praticanti di questo sport.

 

A Cagliari si può praticare il windsurf tutto l’anno autonomamente oppure seguendo lezioni. Si può comodamente soggiornare nello splendido T Hotel e andare sulla spiaggia del Poetto oppure delle relativamente vicine Costa Rei (Sant’Elmo) e Villasimius (Porto Giunco).

 

Scendendo a sud di Cagliari la scelta va su Chia, splendida spiaggia adattissima alla pratica degli sport acquatici come il windsurf e il kitesurf.

 

Qui la scelta va sicuramente sull’hotel Aquadulci vicino alla spiaggia di Su Giudeu (400m), bellissima per le sue dune di sabbia. Vicino si trova la spiaggia Dune di Campana, con la sabbia bianchissima e dune che arrivano a 20 metri.

 

Nella zona di Alghero (nordovest della Sardegna) gli amanti del windsurf apprezzano la spiaggia dell’Argentiera e a primavera si apre la stagione a Stintino con lo Stintino Contest. Si può soggiornare nel magnifico Hotel Las Tronas, che offre eccellenza nei servizi e posizione strategica, oltre a rimanere aperto tutto l’anno.

 

Al nord Sardegna il riferimento più conosciuto è Porto Pollo. Situato sull’istmo che collega l’isola dei Gabbiani, questa graziosa località gode di una favorevole posizione geografica riguardo ai venti, che permettono la pratica dello sport a qualsiasi livello.

 

Per arrivare a Porto Pollo conviene arrivare ad Olbia (porto e aeroporto) e soggiornare in una delle bellissime strutture che rimangono aperte nelle vicinanze.

 

Come l’hotel Luci di La Muntagna a Porto Cervo oppure l’hotel Abi D’Oru, sito sulla spiaggia di Marinella accanto a Porto Rotondo.

 

Una terza possibilità rimane l’hotel La Coluccia, a Santa Teresa Gallura.

 

 

Contattateci per maggiori informazioni.

 

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

Photo credits:

1a foto: By Merryfrankster at en.wikipedia [Public domain], from Wikimedia Commons

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3a: This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

4a: This work has been released into the public domain by its author, Arpingstone at the English Wikipedia project. This applies worldwide.

 

 

 

 

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