Le 3 Migliori Escursioni da Fare in Ogliastra

3 migliori escursioni Ogliastra
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L’Ogliastra è la Sardegna più vergine, più selvaggia. La provincia meno popolosa d’Italia ha scelto di far proprio della natura incontaminata il suo punto forte, facendolo diventare il suo principale attrattore turistico.

 

Chi sceglie di visitare l’Ogliastra vuole calma, natura, bellissimi paesaggi e uno stretto contatto con la natura.

 

Qui è possibile fare sia escursioni uniche via mare, conoscendo parte dei 40 km di coste, considerati tra i più belli del Mediterraneo; ma anche fare escursioni a piedi, praticare trekking, equitazione in un ampio territorio incontaminato e poco antropizzato.

 

 

1° escursione: Mare e calette quasi deserte anche in piena stagione turistica

 

Da Santa Maria Navarrese ed Arbatax partono diverse gite per la visita della bellissima costa ogliastrina. Dipendendo dai vostri gusti e disponibilità, si possono scegliere tra gite in gommone oppure con le tradizionali barche o motonavi. Sempre in base alla propria disponibilità, si possono scegliere gite che durano tutto il giorno oppure quelle per solo metà giornata.

 

I tragitti possono variare leggermente, comunque ci sono dei punti quasi d’obbligo, come le Grotte del Bue Marino o Cala Goritzè, riconosciuta come patrimonio dell’umanità Unesco.

 

Le Grotte del Bue Marino sono parzialmente aperte al pubblico, con un percorso di ben 900 m. I visitatori potranno ammirare le stalattiti e stalagmiti riflesse nelle limpide acque di un lago sotterraneo salato che si suppone abbia oltre 1 km di superficie, essendo tra i maggiori al mondo. I riflessi formano effetti cromatici di diverse tonalità creando un attrazione nell’attrazione stessa.

 

Il salone delle stalattiti e stalagmiti delimita con la zona dove prima viveva e si riproduceva la foca monaca, dove le acque dei fiumi sotterranei si mescola con quella del mare.

 

Cala Luna è subito vicina alla Grotta del Bue Marino. E’ una bellissima spiaggia raggiungibile soltanto via mare oppure attraverso una impegnativa camminata attraverso i sentieri. E’ già un assaggio di acque limpide ed azzurre che caratterizzano le altre spiagge della zona.

 

Cala Goritzè è una delle più belle, anche se è veramente difficile fare un paragone tra bellezze così importanti. Le sue acque limpide e trasparenti sembrano essere valorizzate ancora di più con il contrasto con le rocce calcaree biancastre della guglia a forma piramidale che caratterizza questa spiaggia. Questa guglia è chiamata “aguglia a tramontana” ed è alta 143 m.

 

Cala Mariolu ha anche un altro nome, Ispuligidenie. Nel dialetto locale, il baunese, vuol dire “pulci di neve” e si riferisce ai minuscoli sassolini bianchi caratteristici della baia. Invece il nome Cala Mariolu deriva dal soprannome dato dai pescatori alla foca monaca, “mariolu”, che in dialetto vuole dire ladra, perché lei rubava il pescato dalle reti.

 

Cala Sisine è una spiaggia larga 200 m raggiungibile via mare o attraverso una strada sterrata che arriva soltanto a 2 km dal mare. La conformazione delle rocce che la incorniciano fanno sì che si abbia l’idea di essere “in montagna”, mentre si tratta della foce di un torrente invernale che discende dalle vicine montagne dell’altopiano del Golgo.

 

 

2° escursione: Trenino Verde

 

Questo suggestivo tragitto è un classico per chi visita l’Ogliastra.

 

Oltre ad essere la linea più frequentata dei turisti, è anche la linea turistica più lunga d’Italia, con i suoi 159 km tra Arbatax (sul mare) e Mandas.

 

Nel suo tragitto attraversa i boschi della più importante montagna della Sardegna, il Gennargentu.

 

Come si può vedere sotto nella cartina del tragitto, si parte dal livello del mare e durante il percorso si superano gli 800 m di altezza sul livello del mare. Si attraversano paesini, boschi e vallate attraverso un percorso vario, fatto di ponti (ce n’è uno a 40 m di altezza) e gallerie, necessari per far sì che si potessero raggiungere certe parti del territorio altrimenti impervie.

 

ogliastra

 

Certe parti del territorio sono raggiungibili soltanto con il trenino, altrimenti servirebbero ore di camminata su terreni non sempre favorevoli alla passeggiata.

 

Tra le fermate del percorso, vanno segnalate quelle di Sadali, dove l’abbinamento tra le bellezze del territorio e la buona cucina è diventato un loro punto di attrazione, oppure anche Gairo Sant’Elena. Questo borgo è nato dopo l’evacuazione del ora chiamato Gairo vecchio, inseguito alle frane causate dalle eccezionali piogge autunnali tra il 1951 ed il 1953. Interessante fare un giro per Gairo vecchio (specialmente per gli amanti della fotografia).

 

 

Ad Arzana si trova la punta più alta della Sardegna, la Marmora, con i suoi 1834 m. Lanusei invece, capoluogo insieme a Tortoli della provincia dell’Ogliastra ospita un interessante museo con reperti storici di civiltà nuragica rinvenuti nel territorio.

 

Dopo l’arrivo ad Arbatax, si può fare una passeggiata a Tortolì e visitare Su Logu e’ s’iscultura, un Museo di Arte Contemporanea a cielo aperto, dove si trovano opere di Mauro Staccioli, Antonio Levolella, Umberto Mariani, Ascanio Renda, Maria Lai e Nitetoski Nagasawa.

 

 

3° escursione – I Tacchi d’Ogliastra

 

I tacchi sono chiamati così dovuto alla loro somiglianza con i tacchi delle scarpe. Ci sono diversi tacchi, ma il più famoso è quello di Perda Liana che si estende per una superficie di circa 28 km quadrati, tra i comuni di Ulassai, Osini, Gairo e Ussassai.

 

Il tacco di Perda Liana è facilmente raggiungibile ed è possibile raggiungere la sua cima utilizzando tecniche alpinistiche. E’ comunque possibile soltanto visitare i suoi dintorni con una tranquilla camminata accessibile a tutti. Il tacco di Perda Liana cattura i visitatori con l’aura di magia che lo avvolge.

 

E’ considerato il monumento naturale più famoso della Sardegna. Si erge per quasi 1300 m ed offre una stupenda vista anche da lontano.

 

Dopo la visita a Perda Liana si può proseguire per circa 20 km (dipende da dove si partiti per visitarlo) e visitare Jerzu, conosciuta per il suo vino Cannonau. Chiamata anche “città del vino”, offre il ristoro ideale dopo un’escursione a piedi all’aria aperta.

 

 

Dove alloggiare in Ogliastra:

 

Lanthia Resort, a Santa Maria Navarrese – questa accogliente struttura 4 stelle vi offre il meglio per la vostra vacanza in Ogliastra, una spiaggia privata, piscina all’aperto, cucina di alto livello con prodotti locali e anche uno spazio dedicato all’arte dentro l’hotel.

 

Galanias Hotel & Retreat – Questo hotel, a soli 10 km da Arbatax, è a soli 500 m della bellissima spiaggia di Torre di Bari, ha una piscina incastonata nelle rocce con idromassaggio e lo chef è sempre attento a far conoscere agli ospiti il meglio dei prodotti km 0 abbinati ai vini locali.
 

 

 

Ana Maria Vasconcellos

 

Photo credits:

@carlocchia

@maestrale69

 

 

 

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